La campana di bordo e del Vespucci

 

campana di bordo del Vespucci

 

 

PER CHI SUONA LA CAMPANA…

... la campana suona per il Marinaio!

 

Nell’epoca d’oro della navigazione a vela sui velieri era il suono argentino della campana di bordo che scandiva lo scorrere del tempo.
In particolare era stabilito che la campana dovesse fare udire i suoi due rintocchi ogni mezz’ora; però alla fine di un turno di guardia e all’inizio del successivo (ogni 4 ore) la campana suonava otto volte (gli otto rintocchi di campana erano suonati alle 4, alle 8, alle 12, alle 16, alle 20 e a mezzanotte).

“Sono le otto e tutto va bene!” era la frase che si udiva sul ponte di coperta quando avveniva il cambio di turno tra la guardia montante e quella smontante. Inoltre non era raro udire queste parole anche per alcune vie, quelle più prossime al porto, delle città di mare.

La campana di bordo suonava nel momento in cui la clessidra era capovolta (generalmente una clessidra era costituita da un’ampolla piena di sabbia finissima che per svuotarsi totalmente impiegava mezz’ora).

La clessidra per secoli ha continuato a scandire le attività che si svolgevano a bordo delle navi, anche dopo l’apparizione degli orologi meccanici.
Le cause erano molte: innanzitutto attraverso il vetro della clessidra era possibile stimare il tempo che era passato e quello ancora da scorrere; c’è da tenere conto inoltre che le clessidre non si alteravano con l’azione degli agenti atmosferici come invece succedeva per gli orologi meccanici (per questi la salsedine e la ruggine costituivano una minaccia non trascurabile).
Pure il rollio ed il beccheggio della nave, come gli effetti dei marosi e delle tempeste contribuivano a rendere la clessidra un valido sostituto dell’orologio meccanico.

Possiamo pertanto affermare senza tema di smentite che è nel contesto della navigazione che la clessidra ha avuto, per lungo tempo, un ruolo fondamentale. Ma torniamo all’oggetto del presente scritto.

Otto campane in marina indicava anche un cambiamento, un passaggio da una situazione ad un’altra, un “taglio” quindi tra il vecchio e il nuovo.
Al proposito ricordo che mio padre, maresciallo della Regia Marina, usava la frase “Sono suonate le otto campane” per significare che per un Marinaio era finita… finito il suo turno di guardia a bordo come pure la sua vita; sì era un modo di dire anzi un eufemismo per affermare che si poteva dargli l’estremo saluto!

Un’altra tradizione marinara, sempre riguardante i rintocchi della campana di bordo, era quella di suonarne 16 rintocchi alla mezzanotte del 31 dicembre di ogni anno: 8 per l’anno appena passato e 8 per quello che cominciava.

Con questa lieta nota termino il presente scritto che dedico a Roberta Ammiraglia88 e a tutti gli appassionati della marina velica.

 

Marino Miccoli

 

 

 

omaggio alla nave vespucci

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