arrivo ad Honolulu
a Honolulu
Honolulu
Honolulu
da Honolulu a Papeete
da Honolulu a Papeete
da Honolulu a Papeete
da Honolulu a Papeete
da Honolulu a Papeete
da Papeete ad Auckland
Il giro del mondo
della nave scuola Amerigo Vespucci.
Le campagne addestrative 2002 - 2003
attraverso il canale di Suez
(foto gentilmente inviatami)
Galleria di foto: TORTE COMMEMORATIVE
Galleria di foto: STRETTI, PASSAGGI E CANALI
Galleria di foto: LAVORI E SCUOLA A BORDO
pagina indice crociere
Ecco l'elenco dei porti, ed altri dati, forniti da un "amico del web".
DAL
|
AL
|
PARTENZA |
ARRIVO |
NAVIGA- ZIONE MARE |
ORE DI MOTO |
MIGLIA PER- CORSE |
DURATA (GG) |
SOSTA A |
|
04/05/2002 |
12/05/2002 |
La Spezia | Cadice | Mediterraneo | 201 |
55 m |
1.040 |
8 |
|
12/05/2002 |
16/05/2002 |
4 |
Cadice (Spagna) | ||||||
16/05/2002 |
21/05/2002 |
Cadice | Las Palmas | O. Atlantico | 113 |
30 m |
753 |
5 |
|
21/05/2002 |
27/05/2002 |
6 |
Las Palmas (Spagna) | ||||||
27/05/2002 |
19/06/2002 |
Las Palmas | San Juan | O. Atlantico | 557 |
0 m |
3.073 |
23 |
|
19/06/2002 |
25/06/2002 |
6 |
San Juan (Puerto Rico) | ||||||
25/06/2002 |
04/07/2002 |
San Juan | Balboa | O. Atlantico | 180 |
0 m |
1.060 |
9 |
|
04/07/2002 |
08/07/2002 |
4 |
Balboa (Panama) | ||||||
08/07/2002 |
19/07/2002 |
Balboa | Acapulco | O. Pacifico | 262 |
0 m |
1.610 |
11 |
|
19/07/2002 |
24/07/2002 |
5 |
Acapulco (Messico) | ||||||
24/07/2002 |
05/08/2002 |
Acapulco | San Diego | O. Pacifico | 292 |
15 m |
1.770 |
12 |
|
05/08/2002 |
10/08/2002 |
5 |
San Diego (Stati Uniti) | ||||||
10/08/2002 |
28/08/2002 |
San Diego | Honolulu | O. Pacifico | 424 |
55 m |
2.480 |
18 |
|
28/08/2002 |
04/09/2002 |
7 |
Honolulu (Hawai - Stati Uniti) | ||||||
04/09/2002 |
25/09/2002 |
Honolulu | Papeete | O. Pacifico | 505 |
30 m |
2.703 |
21 |
|
25/09/2002 |
01/10/2002 |
6 |
Papeete (Tahiti - Polinesia) | ||||||
01/10/2002 |
20/10/2002 |
Papeete | Auckland | O. Pacifico | 413 |
55 m |
2.462 |
19 |
|
20/10/2002 |
21/01/2003 |
93 |
Auckland (Nuova Zelanda) | ||||||
21/01/2003 |
26/01/2003 |
Auckland | Wellington | O. Pacifico | 124 |
40 m |
558 |
5 |
|
26/01/2003 |
03/02/2003 |
8 |
Wellington (Nuova Zelanda) | ||||||
03/02/2003 |
13/02/2003 |
Wellington | Auckland | O. Pacifico | 204 |
0 m |
750 |
10 |
|
13/02/2003 |
09/03/2003 |
24 |
Auckland (Nuova Zelanda) | ||||||
09/03/2003 |
20/03/2003 |
Auckland | Sydney | M. di Tasmania | 257 |
50 m |
1.335 |
11 |
|
20/03/2003 |
31/03/2003 |
11 |
Sydney (Australia) | ||||||
31/03/2003 |
03/04/2003 |
Sydney | Melbourne | O. Indiano | 77 |
55 m |
477 |
3 |
|
03/04/2003 |
16/04/2003 |
13 |
Melbourne (Australia) | ||||||
16/04/2003 |
19/04/2003 |
Melbourne | Adelaide | O. Indiano | 72 |
30 m |
450 |
3 |
|
19/04/2003 |
22/04/2003 |
3 |
Adelaide (Australia) | ||||||
22/04/2003 |
04/05/2003 |
Adelaide | Fremantle | O. Indiano | 297 |
30 m |
1.802 |
12 |
|
04/05/2003 |
20/05/2003 |
16 |
Fremantle (Australia) | ||||||
20/05/2003 |
11/06/2003 |
Fremantle | Diego Garcia | O. Indiano | 532 |
10 m |
3.127 |
22 |
|
11/06/2003 |
13/06/2003 |
2 |
Diego Garcia (Inghilterra) | ||||||
13/06/2003 |
21/06/2003 |
Diego Garcia | Port Victoria | O. Indiano | 193 |
30 m |
1.108 |
8 |
|
21/06/2003 |
14/07/2003 |
23 |
Port Victoria (Sychelles) | ||||||
14/07/2003 |
22/07/2003 |
Port Victoria | Dzaoudzi | O. Indiano | 194 |
40 m |
1.262 |
8 |
|
22/07/2003 |
26/07/2003 |
4 |
Dzaoudzi (Comore Francesi) | ||||||
26/07/2003 |
01/08/2003 |
Dzaoudzi | Mombasa | O. Indiano | 143 |
15 m |
715 |
6 |
|
01/08/2003 |
06/08/2003 |
5 |
Mombasa (Kenya) | ||||||
06/08/2003 |
23/08/2003 |
Mombasa | Massawa | O. Indiano | 408 |
30 m |
2.509 |
17 |
|
23/08/2003 |
29/08/2003 |
6 |
Massawa (Eritrea) | ||||||
29/08/2003 |
11/09/2003 |
Massawa | Alessandria | Mar Rosso | 362 |
50 m |
1.675 |
13 |
|
11/09/2003 |
15/09/2003 |
4 |
Alessandria (Egitto) | ||||||
15/09/2003 |
27/09/2003 |
Alessandria | Portoferraio | Mediterraneo | 12 |
||||
27/09/2003 |
28/09/2003 |
1 |
Portoferraio (Italia) | ||||||
28/09/2003 |
28/09/2003 |
Portoferraio | Livorno | Mediterraneo | 0 |
Quando io e il Vespucci ci siamo incontrati la prima volta, dopo anni di attese e di ricerche, questo magnifico veliero si trovava in manutenzione all’interno delle austere e storiche mura dell’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia. Non si presentava in perfetta forma a causa dell’attento ed inappuntabile trattamento a cui viene sottoposto annualmente, di conseguenza purtroppo anche il ponte esterno era visitabile solo in minima parte.
La persona che avevo contattato presso la Marina Militare mi aveva avvisato di questo fatto, informandomi anche che, con molta probabilità, sarebbe stata l’ultima occasione, per un po’, di poterlo visitare, poiché era già in programma che partisse per fare il giro del mondo.
Ora, curiosamente, mi ritrovo a distanza di anni, senza averlo né previsto, né mai pensato, a parlare proprio di quel progetto che si è poi concretizzato; quell’intenzione che mi aveva fatto decidere, senza indugio, di partire comunque per La Spezia, nonostante la Signora dei Mari, tanto sognata, non si presentasse al meglio.
Come hai visto la nave scuola Amerigo Vespucci è un grande veliero, che ha compiuto 80 anni (quest'anno - 2011) e che è ancora in attività. Per tradizione, durante i mesi estivi, imbarca gli allievi iscritti al primo anno dell’Accademia Navale di Livorno e naviga svolgendo la sua funzione principale di istruzione marinaresca e formazione culturale.
Chi è imbarcato non è in ferie, non è una crociera come la intendiamo noi lavoratori terricoli, perché vengono impartite lezioni di navigazione, sia teoriche che pratiche. A bordo vengono ancora eseguite manualmente tutte le operazioni necessarie alla navigazione; ad esempio: punto nave, uso dell’astrolabio e del sestante. Vengono inoltre compiute tutte le operazioni necessarie per far procedere il veliero e fargli orgogliosamente solcare tutti i mari. Una di queste è costituita dall’apertura e dalla chiusura delle vele presenti sui tre alti alberi e sul bompresso. Tali azioni, molto faticose (pensa a quante vele ci sono e guarda la loro dimensione), rendono fieri i marinai e contribuiscono a rendere affascinante questo veliero. Considera che per bordare o serrare, cioè aprire o chiudere, il solo trevo di maestra, la vela più grande, sono necessari trenta uomini che devono lavorare in contemporanea e in perfetta sintonia!
L’equipaggio ha vari compiti. Vengono perfino eseguite le guardie, 24 ore su 24, suddivise in turni di quattro ore, con regolare cadenza, tranne quelle dalle 16 alle 18 e dalle 18 alle 20 che sono di due sole ore (per poter differenziare i turni).
Gli allievi vengono suddivisi in squadre che si avvicendano nelle varie manovre e nei vari compiti. Tutti gli uomini (e le donne) creano una vera e propria squadra perché si crea solidarietà e unità. I vari lavori, molto impegnativi, devono essere fatti in armonia, e le fatiche vengono affrontate assieme, pertanto si viene a creare un affiatamento particolare. Ognuno a bordo ha un proprio importante incarico, e tutti sono indispensabili.
E’ proprio vero quel che si dice: la nave Vespucci è una scuola di mare, scuola di vita.
Nei tre mesi che, tradizionalmente, vengono vissuti a bordo (generalmente da metà giugno fino a metà settembre circa), e vissuti è proprio la parola adatta, gli allievi imparano a convivere, a conoscersi, ma anche soprattutto a rispettarsi ed aiutarsi.
in navigazione verso Balboa
in navigazione verso Las Palmas
durante la sosta a Mombasa
lavori a bordo
A bordo tutto si tramanda dal più esperto all’ultimo arrivato. Gli allievi si imbarcano dopo una preparazione teorica ed imparano così la vera vita di mare.
E’ un viaggio che sembra un ritorno al passato. Ci sono tanti termini marinareschi ormai desueti: l’augelletto, la trinchettina, il contro velaccino. Anche le manovre sono quelle dei velieri antichi, di un’era ormai scomparsa: 24 vele (“standard”, più altre minori usate in caso di necessità), la più grande misura 345 metri quadrati, che sono da issare solo a forza di braccia (dei nocchieri e degli allievi). Le vele sono in tessuto di olona, a bordo trovi principalmente canapa, manila, teak, proprio quei materiali usati ai tempi dei galeoni.
Un’altra singolarità riguarda la vita di bordo: tutti gli ordini del comandante vengono dati con il fischietto dal nostromo. Ma non basta, ti dico un’altra cosa che ti stupirà: gli allievi dormono sulle amache. Le cose singolari ed uniche del Vespucci non sono solo queste. Non mi dilungo ora, non è qui che voglio descrivere la vita a bordo e le caratteristiche della nave scuola della Marina Militare Italiana. Ho ritenuto necessario però darti un’idea generale, per poter interpretare meglio questa nuova pagina del mio sito web amatoriale ed immedesimarti in questa sua speciale Campagna Addestrativa.
Aggiungo solo una cosa che molti di voi magari non sanno: quando la nave ormeggia in porto, soprattutto all’estero, rappresenta un pezzo di suolo italiano, che gli emigrati conoscono bene ed ambiscono di calpestare. La principale attività della Nave è quella formativa-addestrativa dei futuri ufficiali, ma la sua presenza nei porti italiani ed esteri è anche di rappresentanza dell’Italia e della Marina Militare Italiana.
Avrai capito perciò quanto tale giro del mondo sia stato importante ed abbia segnato ulteriormente la lunga carriera dell’ineguagliabile nave Vespucci.
Nel corso degli anni 2002 e 2003 non sono state fatte le consuete Crociere d’Istruzione, con cadenza estiva, della durata di circa tre mesi. Il 4 maggio 2002 il Vespucci ha imbarcato gli allievi del primo anno della prestigiosa Accademia Navale ed è salpato facendo rotta verso Cadice ed iniziare così il giro del mondo.
Di conseguenza questa navigazione è stata molto particolare. Ha contraddistinto ulteriormente la nave, nonostante la sua veneranda età, aumentandone il fascino e confermando che la Signora dei Mari è tenace e non mostra i segni del trascorrere del tempo. Partendo da La Spezia ha solcato tutti i mari e gli oceani del mondo passando attraverso diversi stretti famosi, facendo ritorno a casa solo il 28 settembre 2003.
Un signore imbarcato in tale occasione, che ha chiesto di non essere nominato, mi ha fornito le varie foto che trovi in questa pagina. Altre invece le ho raccolte in varie gallerie e le potrai visionare tra poco.
Ringrazio nuovamente questo marinaio.
Chiunque ha altre notizie, può segnalarmele e sarò felice di aggiungerle a completamento di questa pagina.
misurazioni manuali a bordo
in navigazione
lavori a bordo
il benvenuto all'arrivo in porto
a Papeete
L’equipaggio non è stato sempre lo stesso. Considerato il prolungato periodo di navigazione si sono avuti degli avvicendamenti mano, a mano, che la nave incedeva tra le onde dei mari e degli oceani e il tempo scorreva (due anni non sono pochi!) nella lunga ed onorata carriera del Vespucci.
Ti ricordo che la velocità media del Vespucci è di 8-10 nodi, che in traversata raggiunge solo i 5 nodi. Se si incappa in vento contrario può succedere (ed è successo) di fare solo 4-5 miglia in 24 ore.
Il comandante C.V. Gai Vassallo, che si era imbarcato alla partenza, ha passato l’incarico al suo successore, C.V. Giuseppe Antonio Guglietta. Così i due ufficiali si sono divisi il compito di circumnavigare il mondo attraverso gli immensi oceani e gli stretti più importanti.
Anche durante questa particolare Crociera d’Istruzione si è svolta la tradizionale annuale nascita dei corsi accademici. In particolare sono nati: nel 2002 il Corso Scorpius e nel 2003 il Corso Fenice.
A bordo della nave scuola si è susseguito un equipaggio composto da circa 240 marinai e circa 170 allievi dell’Accademia Navale, tra cui una trentina di ragazze, ed alcuni stranieri provenienti dalle marine albanese, peruviana e thailandese.
Per riepilogare un po’ di dati, in totale il Vespucci ha percorso 33.776 miglia di navigazione, in gran parte a vela, attraverso l’oceano Atlantico, il canale di Panama, l’oceano Pacifico, l’oceano Indiano e il canale di Suez.
Durante la navigazione, che si è svolta in 17 mesi, ha toccato 22 porti di 15 Paesi. Ha completato così, per la prima volta a 71 anni (nel 2002), la circumnavigazione del globo.
Nel 2002 ha solcato l'Atlantico e il Pacifico. E’ ormeggiato, ad esempio, nei porti di Cadice, Las Palmas, San Juan de Puertorico, e, oltre il canale di Panama, Acapulco, San Diego, Honolulu, Papeete, e, finalmente Auckland. Qui vi è arrivato il 20 ottobre 2002 e vi ha fatto sosta per un periodo più lungo del solito, fino al 21 gennaio 2003.
Nel 2003 è salpato, definitivamente, il 9 marzo da Auckland, per fare ritorno a Livorno, attraversando l'Oceano Indiano, facendo diverse tappe tra cui Sydney, Melbourne, Adelaide, Diego Garcia, Port Victoria, Mombasa, Massaua, Alessandria, Portoferraio.
Tra le tappe che molti ricorderanno c’è sicuramente quella di Auckland, in Nuova Zelanda. Vi è giunto durante la 31° America’s Cup. Si dice che, all’ormeggio in questo porto, in una sola giornata il veliero ammaliatore è stato visitato da 9.630 persone.
Ci sono due libri fotografici, editi per l’occasione, che ho citato nella pagina dedicata ai libri consigliati, e sono:
"Attraverso gli Oceani" - nave Amerigo Vespucci (foto e itinerario: Mediterraneo, Atlantico, Panama, Pacifico, Mari del Sud e Auckland).
"Il giro del mondo" - nave Amerigo Vespucci (foto e itinerario: Auckland, Tasmania, Oceano Indiano, Mar Rosso, Suez, Mediterraneo).
il Vespucci ad Auckland
il Vespucci alle Seychelles
la cartina con l'itinerario completo del giro del mondo compiuto dal Vespucci
Vele al vento per il Vespucci. - Dopo la revisione degli apparati in Arsenale, il veliero sta per iniziare la navigazione più lunga della sua storia: il giro del mondo. La nave sarà ad Auckland per presenziare alle regate della Coppa America. Per 18 mesi i 300 uomini dell’equipaggio resteranno lontano da casa. Il ritorno in pompa magna in occasione del Salone Nautico del 2003.
La Spezia – Le casse con i viveri passano da una mano all’altra, sotto la pioggia battente, lungo la catena umana che dal molo “sale” sul ponte. La linea di galleggiamento sta ormai raggiungendo il livello del pieno carico. Mentre a bordo è tutto un viavai di marinai, ognuno con un compito preciso: c’è chi riempie le stive badando a sfruttare ogni centimetro di spazio, chi lavora di pennello per i ritocchi, chi testa la strumentazione elettronica … un’infinità di operazione che filano via in ordine, con un impegno permeato di orgoglio, di attesa, e qua là, di un leggero senso di malinconia: l’orgoglio di essere gli uomini della “Regina” dei mari, l’attesa per un’esperienza che si annuncia eccezionale, la malinconia che ti prende al pensiero di restare lontano da casa per 18 lunghi mesi. Ancora poche ore e l’Amerigo Vespucci e i suoi 300 uomini di equipaggio, il 4 maggio, lasceranno la banchina scali della Base navale per affrontare la navigazione che suggellerà il record di miglia percorse; il giro del mondo, con “perno” su Auckland, in Nuova Zelanda, per presenziare alle regate della Coppa America (… )
Ma Auckland è ancora lontana, ben 15 mila miglia e il pensiero ora è assorbito dagli ultimi preparativi in vista della partenza, ad epilogo dei lavori svolti in Arsenale. Sono iniziati nell’ottobre scorso e sono andati avanti quasi senza sosta per tutti questi mesi, impegnando le maestranze dello stabilimento, delle ditte dell’indotto, e naturalmente, l’equipaggio. “Un ottimo lavoro corale” dice il comandante Gai Vassallo che plaude alla professionalità dimostrata dagli arsenalotti e alla dedizione col quale il personale imbarcato ha seguito, e compartecipato, agli interventi. “Questi - spiega il comandante – hanno riguardato le revisioni a tutti gli apparati e gli impianti di bordo (motori, generatori, sistemi di condizionamento, di produzione dell’acqua dolce, eccetera), la sostituzione di tutte le cime di manila (per complessivi 32 chilometri) attraverso le quali vengono gestiti i 3000 metri quadrati di velatura. Più in particolare, quest’anno, sul fronte dell’attrezzatura velica, il check-up integrale ha riguardato l’albero di mezzana, quello più a poppa”. (…)
Oggi i militari che saranno liberi dal servizio, potranno dedicare la giornata agli affetti, al saluto dei loro cari, che poi non rivedrà fino all’ottobre del 2003, quando il Vespucci sarà la star del Salone Nautico di Genova.
Domani alle 8 in punto, la partenza, con il saluto augurale del Comandante del dipartimento dell’Alto Tirreno, l’ammiraglio Manlio Gialliccia, la cornice di fazzoletti al vento e lacrime sui volti dei parenti, che dal molo Varicella, inseguiranno con gli occhi gli sguardi di mariti e figli e le splendide forme del Vespucci, fino a quando la nave lascerà il “suo” Golfo, in un abbraccio ideale che parte dalle sue sponde e dalla sua gente: Buon Vento alla Vespucci e al suo equipaggio!
(da La Spezia – La Nazione del 3 maggio 2002).
In giro per gli oceani su velieri da favola.
Dopo aver attraversato l’Atlantico ed il Pacifico, ad ottobre il famosissimo veliero raggiungerà la Nuova Zelanda proprio mentre i due scafi italiani iscritti alla Coppa America saranno pronti per le sfide più dure.
A bordo della Vespucci, oltre al qualificato equipaggio, c’è un gruppo di giovani che stanno provando le emozioni dei veri lupi di mare. Sono i ragazzi della STA-I, la Sail Training Association Italia, un sodalizio volontario e senza scopo di lucro fondato nel 1996 (proprio a bordo della Vespucci) dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano. (…)
Ad organizzare ed a promuovere i fantastici viaggi ci sono gli ufficiali ed ammiragli che mettono a disposizione la loro grande esperienza per far conoscere ai più giovani i valori che vengono esaltati dalla particolare vita di mare. Un imbarco del genere non è certamente una scuola di vela, è una vera scuola di marineria che affina l’altruismo, lo spirito di sacrificio, la resistenza alla fatica, la solidarietà, la fratellanza, l’abnegazione, la generosità. (…)
(da Leggo del 8 maggio 2002).
El buque italiano Amerigo Vespucci atraca manana en el quelle gaditano.
En el curso de la estancia del barco en Cadiz, el comandante visitarà a las principales autoridades de la ciudad y se organizaran recepciones a bordo. La tripulacion se desplazarà tambien a San Fernando para depositar unas flores en el panteon de los Marinos Ilustres. (...)
(da Diario de Cadiz del 11 maggio 2002).
Hoy llega el ‘Amerigo Vespucci” al Puerto de Cadiz.
La llegada se espera para mediodia de hoy, dunque las pesimas condiciones meteorologicas encontradas en el trabyecto desde las Islas Baleares podrian ocasionar un importante retraso. (...)
En el curso de la estancia del buque en Cadiz, el comandante visitarà a las principales autoridades de la ciudad y se oranizaran recepciones a bordo. La tripulacion se desplazarà tambien a la localidad de San Fernando para depositar una corona de flores en el Panteon de Marinos Ilustres.
(Da Informacion del 12 maggio 2002).
Cadiz es la casa atlantica del Amerigo Vespucci.
En su intervencion, el comandante recordò que cuando embracò en el “Amerigo” como guardiamarina, hace 27 anos, Cadiz fue el primer puerto de esa travesia. “Volver a Cadiz como comandante es un orgullo. Es nuestro puerto de adopcion”, dijo. Asimismo, tambien recalcò que las campanas de formacion sirven para incrementar las relaciones interculrurales entre lo diversos paises y dar lustro a la imagen de Italia.
En la jornada matutina, el presidente de Diputacion Rafael Roman recibiò a Gai Vasallo y a oficiales del buque italiano. En el acto, Roman regalò a la delegatcion un banderin con el escudo de la Diputacion Provincial asì como ejemplares de la “Revistatlantica”, dedicada a la poesia transalpina. Este volumen se expone actualmente y hasta el 14 de junio en el Instituto Cervantes de Milan. Por su parte, el comandante del Amerigo Vespucci obsequiò al presidente de Diputacion con una metopa que conmemora el primer crucero afrontado por este buque. (...)
A pesar de quel el Amerigo Vespucci cuenta con un equipado y moderno sistemas de radio-navegacion, durante la campana de instruccion, los jovenes guardiamarinas utilizan los sistemas tradicionales de navegacion, en particular la observacion astronomica.
(Da Diario de Cadiz del 14 maggio 2002).
la nave scuola Amerigo Vespucci
a vele spiegate durante il giro del mondo
da La Spezia a Cadice
da La Spezia a Cadice
da La Spezia a Cadice
da La Spezia a Cadice
il saluto alla voce
da La Spezia a Cadice
Ultimas horas para visitar el “Amerigo Vespucci”.
El buque escuela de la Armada italiana “Amerigo Vespucci”, que se encuentra en el muelle Ciudad desde el pasado domingo, està siendo objeto de unas labores de reparacion es su casco debido a los desperfectos que sufriò durante la traversia hasta Cadiz, desde la Islas Baleares. No obstante, se trata de tareas de reparacion meramente decorativas, que no han obligado al buque a entrar en astillero. El “Amerigo” podrà visitarse hasta el dia de hoy, ya que manana partirà con rumbo a Las Palmas de Gran Canaria.
(Da Diario de Cadiz del 15 maggio 2002).
El buque escuela “Amerigo Vespucci” hace escala en el puerto de Las Palmas.
(...) al porto de Las Palmas, en donde permanecerà hasta el proximo 27, como escala del viaje que lo llevarà hasta Auckland (Nueva Zelanda).
Como informò el comandante, el capitan de navio Gai Vassallo, a la tripulacion, que sobrepasa las 300 personas, se le sumaran en Balboa, Panamà, los 143 cadetes del primer ano de la Escuela Naval italiana, que obligatoriamente tienen que pasar un periplo de instrucion en esta embarcacion, y competaran el trayecto hasta Nueva Zelanda, donde atracaran el proximo 20 de octobre. A diferencia de lo que ocurre en otres paises, en los que los alunnos se embarcan en el buque ecuela tras finalizar cursos posteriores, en Italia los cadetes son requridos a embarcar unos meses en el Amerigo Vespucci tras el primer ano. (...)
(Da Canarias 7 del 22 maggio 2002).
El “Amerigo Vespucci” visitarà por tercera vez La Luz rumbo al Caribe.
El buque escuela italiano Amerigo Vespucci, considerado como el velero mas bello del mundo, volverà a visitar el puerto de La Luz el proximo dia 22 de mayo, casi 10 anos despues de su ultima visita cuando se concentraron en el principal puerto de Canarias los buques escuelas de las principales armada para commemorar el Quinto Centenario. El Amerigo Vespucci serà la tercera vez que atraque en el muelle grancario, ya que lo hizo, ademas de en 1992, en 1963.
Como suriosidad cabe destacar que durante el tiempo que permanecio en puerto para la famosa regata, fue visitado por casi 12.000 personas, mas incluso que la visitas que el buque recibiò en Nueva York.
(Da Canarias 7 del 22 maggio 2002).
El buque escuela “Amerigo Vespucci” hace escala en el puerto de Las Palmas.
(...) donde permacecerà hasta el proximo 27, como escala del viaje que lo llevarà hasta Auckland (Nueva Zelanda).
Como informò el comandante, el capitan de navio Gai Vassallo, a la tripulacion, quesobrepasa las 300 personas, se le sumaran en Balboa, Panama, los 143 cadetes del primer ano de la Escuela Naval italiana, que obligatoriamente tienen que pasar un periplo de instruccion en esta embarcacion, y completaran el trayecto hasta Nueva Zelanda, donde atracaran el proximo 20 de octobre. (...)
El lunes partirà rumbo a San Juan de Puerto Rico.
(Da La Provincia – Diario Las Palmas del 22 maggio 2002).
Instituciones y ciudadanos reinvindican “el caracter colombino” de Gran Canaria.
Las Palmas de G.C. – La ofrenda floral a Cristobal Colon, conmemorativa del quinto centenario del ultimo paso del Almirante por Gran Canaria, contò ayer con la participacion de una decena de instituciones y asociaciones gran canarias, asì como de los consulados de Honduras, Nicaragua, Costa Rica y Panamà.
La presidenta del Cabildo, Maria Eugenia Marquez, presidiò el acto, que se desarrollò a lo largo de casi una hora en la Alameda de Colon. El centro de Iniciativas Turisticas organizò en colaboracion con el Cabildo esta gran ofrenda floral, que sirviò para recordar la estancia de Cristobal Colon en Gran Canaria en el ano 1502 con motivo de su cuarto y ultimo viaje al continente americano. (...)
Una amplia representacion del busque-escuela italiano Americo Vespuccio tambien rindiò honores a la memoria de Cristobal Colon, realizando su correspondiente ofrenda floral. (...)
(...) “el monumento que hay en esta Alameda no lo hicieron las autoridades, sino que fue erigido gracias a una sscripcion popular entre los ciudadanos de esta ciudad en el ano 1862, lo que viene a ratificar al caracter colombino de nuestra isla ... “ (...)
(Da La Gaceta del 24 maggio 2002).
La vuelta del “Amerigo Vespucci”.
La presencia en el Puerto de La Luz, tras diez anos de ausencia, de uno de los buques escuela a vela mas historicos del mundo como es el italianao Amerigo Vespucci, botado al agua en 1931, constituye todo un lujo para la ciudad y la isla que hay que valorar. Artifice de este acontecimiento es sin duda el consul de Italia en la capital grancanaria, Carlo de Blasio, que ha batallado como un diplomatico “aguerrido” para incluir en este viaje al puerto de Las Palmas en el periplo de la veterana embarcacion.
(Da La Provincia del 24 maggio 2002).
Una isla colombina.
La presidenta del Cabildo de Gran Canaria, Maria Eugenia Marquez, reivindicò ayer el “caracter colombio de la isla de Gran Canaria” durante su intervencion en la Ofrenda Floral en homenaje a Cristobal Colon que se celebrò ayer en la Alameda de Colon, al cumplirse en estos dias el quinto centenario de su cuarto y ultimo viaje a America. En la ofrenda floral participaron las casas regionales de Castilla-La Mancha y Andalucia, asì como la fundacion Mapfre-Guanarteme, el Real Club Victoria, la fundacion Universitaria, El Museo Canario, la Real Sociedad Economica de Amigos del Pais, y la tripulacion del Amerigo Vespucci, cuyo comandante leyò una oracion en italiano. (...)
(Da La Provincia del 24 maggio 2002).
da Cadice a Las Palmas
rinfresco a bordo
da Las Palmas a San Juan
da Las Palmas a San Juan
da San Juan a Balboa
da Balboa ad Acapulco
lavori a bordo durante la navigazione
il cannone per le salve di saluto
da San Juan a Balboa
da San Juan a Balboa
da San Juan a Balboa
da Balboa ad Acapulco
da Balboa ad Acapulco
da Balboa ad Acapulco
Acapulco
En la cubierta del Vespucci.
La noche en la bahia de San Juan estaba tranquila, sin mucho bullicio. Ideal para una visita que despertaba la curiosidad. Tomado el curso hacia el final del muellle, se dibujaba con ciertos aires del pasado la siluenta del buque Amerigo Vespucci, anclado en el muelle 1 del al ciudad amurallada. A la entrada, sorprendia al visitante de la majestuosa nave el sonido de los silbatos de algunos de lo oficiale de a bordo, cuando daban la bienvenida a aquella velada inusual.Todos fuimos citados allì para participar de la reception especial ofrecida para commemorar la visita a la Isla del buque escuela italiano. Vestidos en nitido blanco los oficales contrastaban con la bien tratada madera que conforma casi la totalidad de la embarcacion. (...)
El buque, respetado por su valor historico, ha sido equipado con la tecnologia mas avanzada en sistemas de radionavegacion para marcar el ritmo de estos tiempos. Pero durante las campanas de adiestrmientos, los cadetes y las cadetes de la Escuela Militar de la Marina Italiana tienen que aprender a usar los sistemas tradicionales de navegacion, incluyendo la observacion astronomica.
La visita incluyò un recorrido breve por cubierta, mientras los cadetes pasaban bandejas de bocados muy italianos como la focaccia y vasitos de vino blanco y tinto, Llegada su hora, llmaron a participar de un bufè y, posteriormente, de la inmensa torta de celebracion, que fue cortada luego de varios vitores por parte de los principales oficiales, el comandante Gai Vassallo, el consul Angelo Sanfilippo y algunos de sus invitados especiales.
Segun explicaron, su presencia en los distintos puertos del mundo responde al interes de Italia por mantener contacto con las comunidades italianas en los diferentes psises, hacerles un reconocimiento por mantener las tradiciones de su pais y honorar su laboriosidad en el exterior. Por ello, destacados miembros de la comunidad italiana, como el Conde Renato Pignataro y su esposa Amparo, celbraron en grande la visita, que culminò al dia seguiente con la celebracion de la santa Misa. De paso, el publico puertorriqueno tuvo la oportunidad de subir a bordo y admirar esta joya de la ingenieria naval.
(Da Magacin del 7 luglio 2002).
Arrivò buque escuela italiano a Acapulco.
La manana de este viernes arrivò a la terminal marittima de Acapulco el buque escuela “Amerigo Vespucci”, de bandera italiana, el cual viene con la finalidad llevar a cabo diversas actividades, entre las principales, la de dar a conocer al mundo la labro de preparazion que realizan con los jovenes cadetes que viajan en dicha embarcacion. Dieron la bienvenida a la tripulacion del barco de vela, y al comandante de la nave, Gai Vassallo, el consul de Italia en Acapulco, Giuseppe Cavagna, y representantes de la embajada de la misma nacion en Mexico, asì como autoridades de Turismo del puerto y representantes de los diversos medios de comunicazion locales. Para este sabado, la tripolacion llevara a capo varios actos protocolarios en donde estarà presente el embajador de Italia, Franco Tempesta, adi como el governador del estado de Guerrero, Renè Juarez cisneros, quien realizarà un recorrido por la embarcacion, junto con el comandante de la misma, quien explicarà de manera clara cada arte de la nave.
(Da Novedades del 20 luglio 2002).
Unidad en la lucha contra el crimen.
Mexico e Italia estan unidos en la lucha contra el crimen desde hace varios anos, lo que nos ha dado buenos resultados porque aquì nunca se han visto brotes de terrorismo. Este momento no se persigue a ningun refugiado ni se ha dado un caso de extradicion. (...)
Explicò que “en materia de relaciones comerciales, somos el segundo pais mas importante para ustedes, despues de Alemania y antes de Francia y Espana, ya que casi toda la maquinaria que se utiliza en las fabricas mexicanas son de procedencia italiana en el secotr de la construccion, alimentario y textil. Esto justifica nuestra posicion ante el mercato mexicano”.
El diplomatico italiano senalò la importancia de las relaciones entre ambos paises. “Muestra de ello es la presencia del buque escuela italiano en el puerto de Acapulco, misino que coincide con el arribo del buque mexicano Cuauhtemoc a Italia. Asimismo, el proximo ano habrà un interscambio de cadetes, ya que la tripudacion de ambas naves serà combinada y eso habla de la buenas relaciones”.
(Da Novedades del 21 luglio 2002).
Existen lazos de cooperacion en la lucha contra crimen entre Italia y Mexico: embajador.
El embajador de italia en Mexico, Franco Tempesta, revelò que ambos paises mantienen lazos de cooperacion mediante convenios suscritos para la lucha contra el crimen organizado, pero en estos momentos no existe ningun pedido de extradicion de criminales y terroristas por parte de la justicia de esa nacion europea al gobierno de Mexico.
El diplomatico, quien acudiò a dar el recibimiento oficial al buque escuela “Amerigo Vespucci”, que viene en viaje de instruccion (...). Dijo que Italia es segundo socio comercial de Mexico en la Union Europea y mantienen interscambio por mas 2 miliones de dolares anuales basicamente en los sectores textil, construccion, alimenticio y exportcion de maquinaria. (...)
(Da El Sol de Acapulco del 21 luglio 2002).
Los cadetes italianos podran embarcarse en el buque escuela “Cuauhtemoc”.
(...) buque escuela italiano a Mexico, y lo catalogo como un evento historico, porque es simultaneo a la visita que hace la tripolacion del buque “Cuauhtemoc” a aquel pais europeo. “Esto es una muestra de los lazos de cooperacion que existsen entre las Fuerzas Armadas de ambas nacione” (...)
Franco Tempesta senalò que gracias a los convenios de intercambio que realizan las dos instituciones armadas, a partir del proximo ano los cadetes italianos podran embarcarse en el buque escuela “cuauhtemoc” y a su vez marinos mexicanos podran adiestrarse a bordo del “Amerigo Vespucci”.
(Da El Sol de Acapulco del 21 luglio 2002).
Una reina de los mares visita Acapulco.
Con la graciosa lentitud de una soberana enmarcada en la belleza de la bahia acapulquena, hizo su enirada al puerto la nave escuela de la Marina Italiana, Americo Vespucci en la manana del viemes 19 del corriente. (...)
Su cubierta principal fue testigo de la visita de la realeza y politicos de todo el mundo ya que llevò al cabo con este periplo 69 viaje de instruccion alrededor del globo. En una cortes conferencia de prensa el Comandante Vasallo expilò la naturaleza amistosa de esta visita a Mexico, pais con el que Italia ha mantenido siempre excelentes relaciones y que ahora se propone confirmar con su presencia en Acapulco. La vocacion nautica de esta historica nave es la principal razon del entrenamiento de los cadetes que se identifican en un velero de estas caracteristicas con los elementos naturales y las condicines siempre cambiantes del mar y el viento. (...)
La gallarda Nave Vespucci levarà ancias el 24 de julio con destino a los Estados Unidos de America.
(Da Ultima Hora del 22 luglio 2002).
Oficiò misa el nuncio a bordo del Vespucci.
El nuncio apostolico Giuseppe Vertello oficiò ayer una misa a bordo del buque escuela italiano Amerigo Vespucci. Estuvieron presente la tripulacion y algunos invitados especiales. (...)
Vertello es uno de los hombres considerados como posible sucesor del Papa Juan Pablo II, sin embargo este al ser cuestionado sobre el tema no profundizò. Informò que pese aun y lo grave de la enfermedad las complicadas condiciones de salud del Santo Padre este vendrà a la canonizacion de Juan Diego, por lo que los mexicanos deben considerar el esfuerzo que esta realizando.
(Da Novedades del 22 luglio 2002).
Visitaron portenos el Amerigo Vespucci.
Mas de un centenar de personas acudiò a visitar el buque escuela italiano “Amerigo Vespucci”, mismo que se encuentra anclado en el puerto acapulqueno desde el pasado viernes. Las muestras de admiracion fueron el comun denominador de los pequenines y las jovencitas que aprovecharon para practicar el idioma italiano platicando con los marineros, quienes confirmaron el refran que dice: “En cada puerto un amor”. (...)
Luego de esperar aproximadamente treinta minutos, los grupos de igual numero de personas ascendian por la escalinata para conocer algunas partes de la embarcacion, tras una breve explicacion de los marineros encargados de guiarlos. Durante el recorrido, Alex D’Angeli, uno de los marineros, comentò que la jornada de trabajo durante el dia consiste en estudira cuatro horas diarias diversas materias como matematicas, geografia, historia y astronomia. Ademas, se requiere de hacer ejercicio constantemente, ya que el trabajo es muy duro y se non se tiene la condicion fisica necesaria, se termina por desertar. “Durante la traversia, nos alternamos en el trabajo.” “Unas veces te toca limpiar la proa, la popa o los camarotes, mientras que otras, debes lavar platos en la cocina, aunque hay concineros, les que preparan los alimentos de manera especifica”. “Cuando arribamos a algun puerto, como ahorita, tenemos dias de descanso y podemos ir a la playa o las discotecas”. “Ahorita, mientras unos marinos coordinamos las visitas, otros companeros estan en tierra, pasandola bien”. “Al rato, cuando ellos regresen, otros podemos salir a divertimos, como mis amigos, que van a bailar toda la noche”, comentaron varios marinos tras senalarnos el camino para concluir el recorrido abordo del “Amerigo Vespucci”.
(Da Novedades del 23 luglio 2002).
La Vespucci verso Auckland – Va alla scoperta del Pacifico.
(…) con i suoi allievi (e allieve) si è già messa alle spalle una buona parte del viaggio. Manca poco più di un mese a quando, ai primi di ottobre, nel porto di Auckland, l’Amerigo Vespucci, ormeggerà e stabilirà là, in Nuova Zelanda, la sua base per qualche mese. Invitata dal governo Kiwi appositamente non solo perché l’Italia, tra quattro settimane sarà in gara nella Louis Vuitton Cup (le regate degli sfidanti che portano a decretare il consorzio che acquisisce il diritto di correre la Coppa America) con due barche (Luna Rossa e Mascalzone Latino) e tante speranze di arrivare a contendere ancora una volta ai padroni di casa il più antico e ambito trofeo velico al mondo.
L’Amerigo Vespucci è partita da La Spezia i primi di maggio, ha attraversato il canale di Panama (era la prima volta che le capitava nella storia) ha risalito la costa messicana, ha raggiunto San Diego – guarda caso un’altra tappa essenziale nella storia della Coppa America, (…)
Un lungo viaggio che sarà servito a preparare gli allievi ufficiali, ma anche a tessere nuovi rapporti internazionali, in quanto la Vespucci è stata chiamata rappresentante della Marineria Internazionale durante la Coppa America. “Il nostro è un Paese che ama il mare – aveva detto l’ambasciatore neozelandese in Italia Peter Bennet (…). Quando la vostra nave scuola arriverà sarà accolta da una grande cerimonia maori”.
(Da La Gazzetta dello Sport del 26 agosto 2002).
O ‘ahu Italians await arrival of tall ship.
Graziella Parrent never thought she’d see the day when such a famous piece of her home country would grace Hawaiian waters. But tomorrow morning, the Italian tall ship Amerigo Vespucci will sail into Honolulu Harbor for the first time. The Italian Naval Academy training vessel named after 15th-century explorer will be greeted in grand style by the local Italian community when it docks at Aloha Tower. (…)
“It’s beautiful sight to see for everybody” said Parrent, who last saw the Amerigo Vespucci 15 years ago in Italy. “It’ from the mother land and it’s the pride of Italy. It’s touching”. (…)
(…) is looking forward to the ship’s arrival as a board member of the Friends of Italy Society of Hawai’i.
“It’s a very big deal and historic event” she said. “When you’re away from Italy for so long, it’s Italian soil coming to you”. (…)
Raffaele Caruso, Italy’s naval attaché in Washington D. C., said the ship normally trains in the Mediterranean, but it is important for the future naval officers to experience different sea conditions. “In the Italian Navy, we believe that the contact with the winds, which are the natural elements of the sea, is very important for the formation of the new officer”, Caruso said. (…)
While here, the cadets will lay a wreath at the National Cemetery of the Pacific at Punchbowl, visit the Arizona Memorial, and pay tribute at Schofield Barracks to Italian soldiers who died while interned here in World War II. The cadets also will visit sculptures at Sand Island and a water fountain at Fort Shafter built by Italian soldiers in 1944.
(Da The Honolulu Advertiser Hawai’i del 27 agosto 2002).
Vespucci crew visit POW graves, statues.
Among the thousands of Italian World War II prisoners held in Hawai’I, four never returned home and are buried in Schofield Barracks’ Cemetery. On Friday, a bit of Italy went to them. About 25 cadets, several officers and 15 crew members of the Naval Academy training tall ship Amerigo Vespucci, visited Schofield and laid a wreath on the graves. (…)
Between 1944 and 1946, 5.000 Italian prisoners of war were held at Schofield, in Kane’ohe, Kalihi Valley and on Sand Island. (…)
They were captured by the Britisch in North Africa in 1943, and at least one account had them arriving after passing through Fort Lawton in Seattle. But evidence of their internment here remains in a more concrete form: statuary designed by Italian POWs that is still on display at Fort Shafter and at the Coast Guard station on Sand Island. (…)
At Fort shafter, POW Alfredo Giusti’s handiwork included a fountain bearing Venice’s emblem – winged lions, and another crowned by pineapples. Outside the Coast Guard’s Florence Ebersole Smith administration building at Sand Island are two other Giusti creations: “The Hula Dancer” and “The Bathing Beauty” both from 1944. (…)
The group also visited the National Memorial Cemetery of The Pacific at Punchbowl. (…)
Giusti who was interned on Sand Island, designed the bare-breasted, grass-skirted “Hula Dancer” in the image of an early Hawaiian maiden. (…)
Naval Academy cadet Carla Pellegrino, 19, said the statues at the Coast Guard station “are a piece of Italian art. I think they are very beautiful”.
(Da The Honolulu Advertiser Hawai’i del 2 settembre 2002).
una delle torte commemorative
preparate dai cuochi di bordo
da San Diego a Honolulu
la presenza a bordo di allieve
uno dei lavori
necessari alla manutenzione
da San Diego a Honolulu
onori al barcarizzo
sala consiglio
a vele spiegate
verso nuovi porti
ESTRATTI DELLA RASSEGNA STAMPA DEL GIRO DEL MONDO
DELLA NAVE SCUOLA AMERIGO VESPUCCI
Riporto solo alcuni pezzi delle varie notizie apparse sui quotidiani e sulle riviste; qui troverai infatti solo le informazioni più interessanti, più significative, o più curiose, che sono state pubblicate ad ogni passaggio del veliero.
Honolulu
Honolulu
Honolulu
Honolulu
Honolulu
Uss Arizona Memorial
Honolulu
Honolulu
L’Amerigo Vespucci accoste a Papeete.
(…) est entré hier dans le port de Papeete. C’est la première fois que ce trois mats carré vieux de 72 ans aborde les cotes de la Polynésie. (…) la première fois que le navire croise dans le Pacifique. (…) le batiment aidé par un remorqueur du port autonome et une pilotine de la Marine nationale s’amarrait à la base navale. Le capitaine de vaisseau Xavier Michel, en compagnie du consul d’Italia en Polynésie, Lucia Grolli, a accueilli le commandant du navire, le capitaine de vaisseau Gai Vassallo. Couronnés de fleurs, le commandant italien et ses officiers ainsi que l’équipage du navire ont été ravis par la prestation folklorique du groupe de danse Hurlama. Jusqu’au 1er octobre, les 500 marine présents sur le navire visiteront les sites touristiques polynésiens et rencontreront les italiens résidant en Polynesie. (…)
(Da Les Nouvelles de Tahiti del 26 settembre 2002).
Comme un air de dolce vita. - L'Amerigo Vespucci decouvre Tahiti.
(…) Le vénérable voilier, honneur de la marine italienne (…) Hier matin, peu avant 8 heures, majestueusement, le voilier, très haut sur l’eau, sa coque couverte de bandes noires et blanches par souci d’authenticité envers les voiliers du milieu du XIX siècle, s’est présenté à la Base navale de Fare Ute, où il était accueilli par le capitaine de vaisseau Xavier Michel, comandant de la Marine et de l’aéronautique navale en Polynésie francaise, M. le consul d’Italie Lucia Grolli, et l’incontournable groupe de danse de Claude Renvoyè. (…)
Au cours de l’escale, de nombreuses excursions sont prévues (…) des rencontres sportives Marine francaise contre Marine italienne mais aussi RIMaP-P, et le partage des connaissances sur les installations militaires.
(Da La Depeche de Tahiti del 26 settembre 2002).
Un gateau à la taille du géant des mers.
La campagne d’instruction de navire école de la Marine italienne, l’Amerigo Vespucci, a deux objectifs. L’une, bien sur, est d’augmenter et de développer la formation futur officier de la Marine italienne. L’autre est de montrer le drapeau italien à l’étranger. (…)
Les cuisiniers du bord ont servi un admirable repas de spécialité italienne. Quelques préparations de pates, du calamar, des carrés de parmesan, du riz à la crème de champignons, de la charcuterie et, un gateau.
(Da Les Nouvelles de Tahiti del 27 settembre 2002).
Marinettes à la barre.
Il n’y a pas que de beaux et ténébreux marins sur l’ « Amerigo Vespucci », les marinettes sont présentes en nombre et les Italiennes sont légions qui aspirent à une carrière militaire.
(Da La Depeche de Tahiti del 27 settembre 2002).
Cocktail réussi.
(…) Gai Vassalo a offert un cocktail permettant la rencontre des personnalités de l’Etat, en la personne du secrétaire général de la Polynesie francaise Christina Massinon, du Territoires, des Armées, de la Marine nationale et du consul d’Italie, Lucia Grolli. Gai Vassallo avait transmis l’invitation aux personnes originaires d’Italie: une cinquantaine ont répondu présents, la langue italienne pouvait ainsi chanter à Tahiti, sur une « parcelle » de leur territoire natal venu jusqu’à eux par l’océan.
(Da La Depeche de Tahiti del 27 settembre 2002).
Silvia, Mara, et Ilaria.
La Marine italienne, à l’instar des autres marines occidentales se féminise: elle a commencé en l’an 2000, suivant ainsi l’exemple de l’Espagne (…). En fait, cette féminisation touche les trois armées, terre, mer et air, en meme temps: officiers en 2000, officiers-mariniers et sous-officiers en 2001, et cette année les matelots. (…). Quand en 2000 les premiers concours ont été ouverts, ce furent 4000 candidates enthousiastes qui postulèrent, mais la Marine, pour se limiter à elle, n’offrait que 20% des postes aux femmes, soit cette année là 31. (…)
Entrer dan ce monde masculin ne leur fait aucunement peur (…) « Hommes ou femmes aucune différence, pas de traitement de faveur » (…). Une seule difficulté subsistait à bord de l’Amerigo Vespucci: la Marine italienne ne disposait pas d’officier féminin pour l’encadrement, en particulier, autorisée à pénétrer, la nuit, dans le « poste des filles » (où elles étendent des hamacs le soir). La première année au tire d’échange d’officiers le voilier école a embarqué une femme officier espagnole, cette année elle est néerlandaise, l’année prochaine elle sera italienne, issue de la première promotion.
(Da La Depeche de Tahiti del 27 settembre 2002).
Sous le signe de Scorpius.
Depuis hier, et jusqu’à lundi, le public est admis à visiter le voilier école de 14 heures à 17 heures. Il ne peut visiter que le pont supérieur qui donne cependant l’ambiance vieille marine du bord. (…) parfum de vieilles traditions avec l’écharpe blene désignant les marins de service, les lanternes à bougies, le clairons, la Madone gravée sur la cloche. (…)
La Marine italienne reste attachée aux symboles: (…) du ratelier comportant fusils et clairons, des lanternes à bougies. Ces lanternes, aujourd’hui décoratives, étaient portées par le matelot de service la nuit pour accompagner les officiers rentrant de nuit. (…) Le 21 septembre dernier, les élèves officiers ont choisi le nom, non officiel cependant de leur promotion: « Scorpius » la constellation du Scorpion.
(Da La Depeche de Tahiti del 27 settembre 2002).
Tall ship to dwarf “palaces”.
Commander Paolo Bembo simply smiles when asked if he will invite the America’s Cup billionaires to step off their floating palaces for a real sail aboard the Amerigo Vespucci. “We can ask some of them” the Italian Navy officer said “to show them we have something nicer that money cannot buy”. (…)
This year there are two Italian syndicates in the challenger series, Prada and Mascalzone Latino, Central to Italy’s embracing of the cup will be the Amerigo Vespucci. (…)
Commander Bembo, who has been at the Devonport naval base since June organising the visit said be expected the ship’s arrival to create a stir. (…)
“I know the effect of this ship on people. Everybody becomes just crazy”. (…)
(Da The New Zealand Herald del 20 settembre 2002).
Singolare ambasciatore dell’ “Italian style”.
Singolarissimo ambasciatore dell’Italia, il “Vespucci” sarà accolto in grande stile dalle Autorità della Nuova Zelanda quando entrerà nel porto di Auckland domani. Tra danze maori e musiche indigene (…) il “Vespucci” rimarrà ad Auckland per tutto il tempo dell’ “America’s Cup”, testimone dell’Italian Style in tutti gli eventi che accompagneranno le regate veliche, da quelli di carattere commerciale e industriale a quelli di tipo più marcatamente sportivo. L’altro importante obiettivo del “Vespucci” è quello di contribuire a promuovere le attività italiane in Nuova Zelanda. La Marina Militare, d’altronde, ha già “aperto le danze” facendo sfilare la propria banda, 65 elementi, davanti agli equipaggi di “Luna Rossa” e “Mascalzone Latino” il giorno dell’apertura della “Louis Vuitton Cup”.
(Da Il Messaggero del 19 ottobre 2002).
La fanfara del Vespucci farà ballare i Maori. - Domani a Auckland dopo 5 mesi e 16 giorni: solcati due oceani con la forza del vento.
Da La Spezia ad Auckland, dall’Italia agli antipodi, in 5 mesi e 16 giorni, percorrendo 15.273 miglia marine e “navigando a vela quanto più è possibile (…).
Quando il più grande veliero italiano giungerà ad Auckland, si sarà consumata una sfida nella sfida: il tentativo di attraversare due oceani, affidandosi soprattutto alla forza dei venti, testimoniato dalla presenza “fisica” del Vespucci nella zona dove si sta svolgendo la gara velica più appassionante di tutte, la “Louis Vuitton Cup”, anticamera dell’ “America’s Cup”, con due imbarcazioni italiane in lizza.
A bordo del Vespucci c’è un equipaggio di 241 uomini, più 141 allievi dell’Accademia navale di Livorno. Tra questi ultimi ci sono 26 donne. Due gli allievi stranieri: un albanese e un venezuelano. Gli allievi si sono imbarcati il 6 luglio scorso a Balboa (Panama) e, terminati i tre mesi di campagna addestrativa, sbarcheranno ad Auckland. Il “Vespucci”, invece, rimarrà ad Auckland fino alla fine delle regate dell’ “America’s Cup” (…). Il vascello, ammirato ambasciatore della marineria italiana, farà poi ritorno in patria passando dall’altro Oceano, quello Indiano, e imbarcando cammin facendo il successivo corso degli allievi della prima classe dell’Accademia navale. (…)
A leggere il diario di bordo del comandante si capisce quanto l’impresa del Vespucci sia stata difficile e quanto l’equipaggio si sia dovuto impegnare a fondo. Lasciato il porto di San Diego, in California, “puntiamo decisi verso il mare aperto – annota il comandante – verso quell’oceano che nessuno conosce approfonditamente e che comunque nessuno ha navigato a vela. Parte la seconda sfida di questa grande impresa – scrive ancora il capitano Vassallo - quella di raggiungere le isole Hawaii. Circa venti giorni di navigazione per raggiungere il cinquantesimo stato d’America. La navigazione si volge in maniera conforme alle aspettative, in totale vengono effettuati 12 giorni di navigazione a vela, 2 a motore e 4 in mista”. In mare aperto non ci si può fidare di niente e di nessuno, neanche del sole di Ferragosto. Scrive così il comandante: “Durante la navigazione tra San Diego e Honolulu festeggiamo il Ferragosto in maniera del tutto singolare. Benché diretti dove il sole splende tutto l’anno, trascorriamo la giornata con giacche a vento e berretti di lana: fa davvero freddo”. Un altro momento particolare è stato il passaggio dell’Equatore: il 15 settembre. “Siamo in molti – nota Vassallo – con le macchine fotografiche per immortalare il Gps che indica zero di latitudine. Qualcuno è salito sull’asta di controfiocco per essere il primo a passare. Al momento dello zero apriamo le bottiglie per brindare”. E poi via, dalla linea dell’Equatore “fino quasi a toccare i 40 gradi di latitudine Sud, dove soffiano i Quaranta Ruggenti”. Ma le vele del Vespucci hanno saputo tenere a bada anche i terribili venti del Tropico del Capricorno.
(Da Il Messaggero del 19 ottobre 2002).
Per il Vespucci l’abbraccio di Luna Rossa.
Il veliero italiano (…) è arrivato ieri mattina nella baia di Auckland salutato, accompagnato e “scortato” da centinaia di imbarcazioni degli yachting club neozelandesi. Un tripudio di vele, che ha ceduto il passo alla damigella d’onore, “Luna Rossa”, giusto all’imboccatura del porto. (…) si è affiancata al Vespucci e, col nuovo scafo “Ita 74”, ha ingaggiato la prua del veliero della Marina militare. Vespucci e Luna Rossa, così appaiate, sono entrate in porto in parallelo: un saluto e un omaggio sontuoso, fatto al magnifico veliero italiano, esausto dopo aver percorso 15.273 miglia marine. Né gli omaggio sono finiti lì. Il Vespucci si è ormeggiato nel “Princess Wharl”, la darsena del museo marittimo di Auckland, vicinissima alle basi dei consorzi di Coppa America. Qui, sul molo, c’era un migliaio di persone a salutare, con le bandierine italiane, i marinai del veliero. Gli indigeni maori hanno dato il benvenuto all’ospite con le loro danze, una banda ha suonato i propri motivi e le Autorità della Nuova Zelanda, tra cui il ministro per la Coppa America (i neozelandesi hanno infatti istituito un ministero apposito per la grande competizione velica) hanno voluto stringere la mano al comandante Gai Vassallo.
Vassallo è giunto all’atto finale del suo periodo di comando. Ad Auckland cederà lo “scettro” al nuovo comandante, il capitano di vascello Giuseppe Antonio Guglietta. Guglietta è salito a bordo del Vespucci a Papeete, alla fine di settembre. Nei giorni successivi, poco meno di un mese, si è “familiarizzato” con la nave, ha ricevuto dal comandante uscente tutte le informazioni sull’equipaggio e sulle condizioni dell’imbarcazione. Un’assunzione di responsabilità graduale, che vedrà l’investitura vera e propria il prossimo 25 ottobre, con una cerimonia solenne a bordo del Vespucci. Quel giorno, rivolto a tutto l’equipaggio schierato, il comandante Vassallo reciterà la formula: “In nome del Capo dello Stato riconoscerete quale vostro comandante il capitano di vascello Giuseppe Antonio Guglietta”. (…)
I 141 allievi (…) ripartiranno in aereo per l’Italia il 24 ottobre. Il nuovo corso, in Accademia, sta per iniziare e i cadetti devono lasciare le onde e le vele per tornare sui banchi di scuola.
(Da Il Messaggero del 21 ottobre 2002).
Il veliero con le strisce amato in tutto il mondo.
Auckland – cielo grigio, vento, frequenti pioggerelle. Difficile capire se fosse l’abitudine al tempo di queste parti, oppure il fatto che di fronte alla nave zebrata più bella che ci sia che ti ormeggia sotto il naso, il colore del cielo diventi meno importante. (…) Ai neozelandesi la “Vespucci” sembra fatta apposta per piacere. Certo, qualcuno forse può storcere il naso di fronte all’imponenza dell’opera morta (lo scafo che sta sopra la linea di galleggiamento, nella lingua dei marinai), rispetto all’altezza degli alberi, ma è un dettaglio irrilevante (trattasi di nave scuola, non di levriero da corsa) (…) un veliero tenuto efficiente secondo criteri di navigazione che saranno stati pure sorpassati dall’avvento del vapore, più o meno 150 anni fa, ma meritano sacro rispetto (…). Attraverso le strisce pedonali del suo scafo, la Vespucci attraversa più di un’epoca velica e questo la rende quanto mai opportuna con le sue vele di canapa nelle acque di Auckland, dove si sperimenta il futuro anteriore di questo sport. Con la bellezza della Vespucci in porto, con Luna Rossa, detentrice della Vuitton Cup, con Mascalzone Latino capace di non farsi travolgere al debutto, non è niente male essere italiani in Nuova Zelanda di questi tempi. (…) ci sono soltanto 30 ore di volo.
(Da La Gazzetta dello Sport del 21 ottobre 2002).
La nuova Luna Rossa riparte dal derby.
Vela. E’ arrivata la Vespucci, stanotte si ricomincia.
(Da Tuttosport del 21 ottobre 2002).
Benvenuto.
Due ministri neozelandesi (Phil Goff degli Affari esteri e Trevor Mallard della Coppa America), hanno dato il benvenuto ufficiale all’Amerigo Vespucci. Presente anche l’ambasciatore italiano a Wellington, Roberto Calmieri. Tradizionale scambio di doni e balletto di ispirazione maori.
(Da La Gazzetta dello Sport del 22 ottobre 2002).
Saluto alla Vespucci sognando la Coppa America.
Il sindaco della Spezia Giorgio Pagano ha inviato un messaggio al comandante e all’equipaggio della nave scuola Vespucci arrivata ad Auckland dopo oltre cinque mesi di navigazione. Il sindaco ha colto questa occasione anche per salutare gli equipaggi delle imbarcazioni italiane impegnate nell’American Cup (…).
(Da La Nazione del 22 ottobre 2002).
Le vele della Vespucci nella baia di Auckland.
Innovazione e tradizione: nelle acque neozelandesi non ci sono solo gli spinnaker di Mascalzone Latino e Luna Rossa che competono (…) ci sono anche i trinchetti dell’Amerigo Vespucci. (…)
Ad attendere la Vespucci al suo ormeggio nel princess wharf la darsena del museo marittimo di Auckland (…) c’era circa un migliaio di persone. La spedizione della Amerigo Vespucci, voluta dalla Marina italiana per sottolineare le tradizioni veliche della marineria, proseguirà con la sosta della nave per l’intera durata delle regate.
(Da La Nazione del 22 ottobre 2002).
L’Amerigo Vespucci a Auckland.
(…) navigando verso Gibilterra, l’oceano Atlantico, il Canale di Panama e quindi il Pacifico per arrivare in Nuova Zelanda. Un viaggio straordinario, affidato al capitano di vascello Vassallo, al comando di un equipaggio di 400 uomini impegnati alle manovre come si faceva un tempo, senza l’ausilio di alcun meccanismo moderno.
Migliaia le persone e le barche che hanno accolto il Vespucci al suo arrivo in baia a vele spiegate, quasi un epigono dell’Endeavour del capitano Cook, il leggendario navigatore che ha svelato al mondo questa parte di universo.
(Da Il Manifesto del 23 ottobre 2002).
Strambando. - Americas’s ministro.
Per i neozelandesi il mare e le barche sono sacri e la Coppa America è una questione troppo seria, un vero affare di Stato. Arriva la Vespucci e il governo organizza i ricevimento di benvenuto. Abituati ai ministeri della “funzione pubblica” e delle “riforme istituzionali”, gli ufficiali di bordo ricevono l’invito e un poco si stupiscono. E’ firmato “Onorevole Trevor Mallard, Ministro per la Coppa America”. (…)
Non solo pizza. (…) una trasmissione a puntate del primo canale della televisione neozelandese. Ogni pomeriggio lezioni di cucina dall’Italia della buona tavola, dei frantoi, delle cantine e delle massaie.
(Da La Stampa del 23 ottobre 2002).
Le pagelle.
Promesse. – Ricevimento a bordo della Vespucci. Tutto impeccabile. Il comandante uscente Gay Vassallo preso dalla foga dei saluti e della gentilezza innata a un certo punto dice a un gruppetto di ospiti italiani: qui siete a casa vostra. Detto e fatto. La mattina dopo si presenta un tale sulla passerella di imbarco con tre camicie in mano: potreste stirarmele per favore?
(Da La Repubblica del 24 ottobre 2002).
Ventisei donne per un veliero.
Sono tornati in Italia, in aereo. I 141 allievi dell’Accademia imbarcati sul Vespucci hanno concluso la loro avventura. Dopo tre lunghi mesi di navigazione i giovani cadetti si sono “ubriacati” di mare. Ancora l’altro giorno una loro delegazione era nel golfo di Hauraki, a bordo dei gommoni di assistenza ai due team di “Luna Rossa” e “Mascalzone latino”, (…) tra di loro 26 ragazze. La domanda sorge spontanea: come se la sono cavate le cadette a bordo del veliero? (…) in caserma si fa presto a buttare giù un muro e ricavare dei locali separati per le donne, ma su una nave? (…)
Bene, alla conclusione del viaggio di addestramento il voto per le allieve è di 8 e mezzo. Lo dice il comandante (…): “Le ragazze hanno avuto un rendimento pari, e in certi casi anche superiore, a quello degli uomini. La loro qualità migliore è la determinazione.”
Valentina Dovico, per esempio, milanese di 20 anni, è appena smontata da un turno di guardia: “Con i colleghi maschi mai un’incomprensione” (…) siamo abituati a vivere e lavorare gomito a gomito. (…)
Costruire due spazi separati per la privacy, sul Vespucci, non è stato uno scherzo. Il veliero è una specie di museo galleggiante e qualsiasi rifacimento va fatto con cura. (…) l’allievo Luca Codognotto, 24 anni di Bilione (Venezia): “Noi abbiamo i nostri spazi, le ragazze i loro. Per il resto è tutto uguale. Ci siamo trovati benissimo con loro. Sono alla pari dei ragazzi, a bordo facciamo le stesse cose, non c’è nessuna differenza”. (…)
“Amicizia sì, taglia corto il comandante Vassallo – ma sempre nel rispetto dei reciproci lavori. Ai giovani, quando sono saliti a bordo, sono state spiegate le regole del comportamento in mare: regole molto chiare. E ognuno ha seguito i precetti, ognuno ha fatto la sua parte”.
Valentina, poi, è talmente innamorata del mare che, al momento, nel suo cuore non c’è molto altro spazio: “Non sono fidanzata”, ammette. Mare e sole, quindi; mare e stelle e nient’altro. “Le pare poco? (…) così tanti giorni senza vedere la terra. Vuole mettere la differenza? In mare è tutto bello, è tutto tranquillo: non c’è il grande caos che c’è in città”.
(Da Il Messaggero del 26 ottobre 2002).
l'arrivo ad Auckland
l'arrivo ad Auckland
l'arrivo ad Auckland
l'arrivo ad Auckland
l'arrivo ad Auckland
Auckland
Auckland
Auckland
firme "importanti" a bordo del Vespucci
da San Diego a Honolulu
lavori a bordo
arrivo ad Auckland
Auckland
Auckland
partenza da Auckland
partenza da Auckland
ecco il Vespucci
ancora in navigazione
verso nuovi porti
Domani il cambio di consegne: Vassallo lascia. Sarà Guglietta a riportare il nostro gioiello a casa.
Domani a bordo del Vespucci ormeggiato a Auckland avverrà il cambio di consegne tra il vecchio e il nuovo comandante. (…) Vassallo è triste, e non lo nasconde: “Sì, lo devo ammettere – dice – Chi non rimarrebbe volentieri a bordo di questa nave?” (…) Ovviamente raggiante è invece il nuovo comandante, Antonio Guglietta: “Per me è una gioia e un onore assumere il comando del Vespucci – afferma. Su questa stessa nave ho prestato il mio primo servizio in Marina trent’anni fa. Ora sto per diventarne il comandante, è logico che sia emozionato. E diverrò comandante del Vespucci – continua Guglietta – proprio ad Auckland, che è conosciuta come “la città delle vele” ”. (…)
(…) il veliero ospiterà a bordo una manifestazione organizzata dall’Istituto per il commercio estero.
(Da Il Messaggero del 26 ottobre 2002).
Marina Militare: ad Auckland cambio di comando sul Vespucci. - Lascia Vassallo, subentra Guglietta.
Cambio della guardia a bordo della storica nave scuola della Marina militare italiana (…): il comandante Gai Vassallo lascia, essendo arrivato a fine mandato, e prende il suo posto il capitano di vascello Antonio Guglietta. La cerimonia si è svolta sul cassero del Vespucci, davanti all’equipaggio e alla presenza dell’ambasciatore italiano in Nuova Zelanda, Roberto Palmieri. (…)
Per Vassallo (…) certo un po’ di rimpianto; per Guglietta, invece, grande “gioia ed orgoglio”. (…)
Il veliero – da sempre un simbolo della Marina Militare ed ambasciatore della cultura italiana nel mondo – rimarrà nel porto neozelandese fino a marzo, ospitando manifestazioni dell’Istituto per il commercio estero ed altre iniziative. Durante il suo viaggio di ritorno (…) imbarcherà (a luglio) il successivo corso degli allievi dell’accademia per la campagna addestrativa che si concluderà a Livorno alla fine di ottobre 2003.
(Da Ansa del 27 ottobre 2002).
Tradition mast be followed.
Even in Auckland, the Italian sailors stop for pizza every day at 1.30 pm. The crew of the 72-years-old navy ship Amerigo Vespucci docked at Princes Wharf for the America’s Cup to not break from tradition easily. (…)
“Everything on the ship is done by hand, to train them in the traditional way. They understand the meaning of work when they are officers”. (…) Mr Ripa says the experience of sailing the ship is completely different from being aboard a modern warship, where sailors might never go on deck.
(Da Auckland City Harbour del 1° novembre 2002).
Amerigo Vespucci has arrived in Auckland!
Aucklanders are being treated to a magnificent sight as the Italian Navy’s tall sailing ship, Amerigo Vespucci, berths at Princess Wharf until the end of February (...). The ship is visiting Auckland to celebrate the warm cultural and economic ties between New Zealand and Italy, to support the Louis Vuitton Cup and America’s Cup 2003, and to acknowledge the participation of the Italian challenger syndicates.
(Da Heart Beat di ottobre 2002).
Amerigo Vespucci Open Days.
The crew make their own bread on board the Amerigo Vespucci. Bread is eaten with breakfast, lunch and dinner so the “forno” needs to turn out up to 350 loaves of bread each day to feed a full crew.
(Da America’s Cup del 9 novembre 2002).
Solca gli oceani la nave più bella. - L’epica impresa dell’Amerigo Vespucci, l’antico e glorioso veliero della Marina Italiana: raggiunge la Nuova Zelanda passando per Panama, Acapulco, Honolulu e Papeete. E ad Auckland incontra la “formula uno” della vela moderna.
E’ il fischio del nostromo a fermare il tempo, ad avvertire che il respiro del vento consiglia di ridurre tela e serrare le vele. Ordini precisi che gli uomini sui pennoni eseguono prontamente, mentre ogni capoalbero risponde, come ricevuta, al segnale, annunciando l’avvenuta manovra. Sono gesti antichi che continuano a ripetersi secondo un rituale a lungo tramandato che i marinai dell’Amerigo Vespucci, nocchieri, allievi e ufficiali, dimostrano di aver fatto proprio, di aver assimilato bordo dopo bordo, affrontando la navigazione più lunga, la rotta più impegnativa mai intrapresa dalla nave scuola della Marina Militare Italiana: il giro del mondo. (…)
Un’avventura (…) capace di regalare emozioni intense, uniche. Giorni di mare che scorrono veloci, scanditi dai quarti di guardia più che dall’alternarsi di albe e tramonti. Sono i colpi di campana, uno ogni mezz’ora, a siglare i turni di notte: alle 20, a mezzanotte e alle 4. Autentico incubo, da sempre, per i naviganti è la meglio nota “guardia del cane”, quella che va da mezzanotte alle quattro. La più dura da affrontare. Così spetta al nostromo, ad ogni suono di campana, chiedere risposta alle vedette. Proprio ai loro occhi, una volta, era affidato il destino della nave. (…)
(…) anche la vecchia timoneria a mano, una sorta di riserva composta da quattro ruote che spesso vengono manovrate da otto uomini. Per spostarsi di un grado sono necessari cinque giri completi delle ruote. (…) Tutto o quasi, sul Vespucci, si trasforma, insomma in un voluto ritorno al passato, quando la vita dei marinai dipendeva dal vento e dalle onde ed il rispetto della natura, la capacità di adeguarsi alle situazioni era frutto più di necessità che scelta. Oggi, come allora, alla fine della giornata, sono in molti tra gli allievi a crollare per la stanchezza, il mal di schiena o, nei primi giorni, il mal di mare (…).
Quando in una grigia giornata neozelandese le strisce della nave scuola Amerigo Vespucci si prospettano all’orizzonte e la bandiera italiana sventola nel golfo di Hauraki, presi dall’emozione ci si accorge che anche in latitudini remote, dall’altra parte del mondo, dove la tecnologia dello yachting si esprime al massimo livello nel confronto agonistico tra scafi avveniristici vestiti con fibre di carbonio e materiali esotici, il fascino dell’andar per mare resta lo stesso. Stesse angosce e i momenti di felicità, l’esaltazione del superare un capo, nel tirare un bordo stringendo al vento, nell’arrivare, proprio come i marinai di duemila anni fa (…)
(Da I viaggi di Ulisse di dicembre 2002).
City welcomes a stately tall ship.
The Amerigo Vespucci is in new Zealand waters for five months (…).
After calls at Acapulco and San Diego she sailed for Honolulu, where officers and crew form the Ardleigh Burke-class guided missile destroyer USS Russell hosted her during her one-week stopover.
(Da Skipper di dicembre 2002).
Italian Tradition on the high seas.
Sea Spray went along for a closer inspection of a timeless beauty, named after the man America was named after. The hospitality of the Italians was nothing short of wonderful, starring with an eye-dilating share Italian espresso. This was enjoyed on the Officers’ dining room which, in keeping with the rest of the ship, is built in the 19th century style. A large oak dining cable and chairs, oil paintings from the era and mahogany-panelled walls give the impression of entering the formal dining area in a grand mansion rasher that a sailing ship. Prior to our conducted sour of the ship, the hospitality continued, with an invite to join the Officers for a traditional Italian lunch accompanied by fine Italian wine and yet another short of espresso. Francesco Ripa then took us, “wide eyed” to view the rest of this magnificent vessel. Now if one was impressed by the Officers’ dining room, the Captain’s area was something else. We use the word “area” because cabin doesn’t do it justice. Mahogany panelling, oil paintings, crystal chandeliers, antique furniture, bevelled glass, panelled doors .. we could go on! (…)
If a cadet embarked with the impression of a romantic sailing, they are soon brought back to earth by arduous polishing – let alone the hard physical labour required to sail the ship. (…) And as for climbing the rigging, aside form the physical strength required to get to even the first span overcoming vertigo whilst climbing the Sky Tower sized mast is a huge feat in it’s own right. (…)
During her stay in Auckland, Amerigo Vespucci is open to the public for free tours in the afternoons. Why not pop along yourself? We’ve sure you’ll fall in love with her beauty and elegance (and we’re not talking about the crew-ladies).
(Da Sea Spray di dicembre 2002).
Flotilla to welcome tall ship.
When the Italian training ship Amerigo Vespucci – once described as the world’s most beautiful tall ship – sails into Wellington Harbour on Sunday it will be joined by a welcome flotilla eager to share in the excitement of the visit. (…) Wellington is putting on a seafaring welcome with an open invitation extended for yacht and boat clubs to take part in the flotilla to greet the ship, which is expected at the harbour entrance form about 10 am. (…)
Italian ambassador Roberto Palmieri said the ship’s visit which has New Zealand Government support was an important symbol of strengthening trade ties between Italy and New Zealand.
In the 12 months to September last year, Italian import to New Zealand increase 19 per cent.
For the Italian Navy the Amerigo Vespucci is a living example of Italy’s proud nautical tradition.
Italian liaison officer Paolo Bembo said: “This is an historic arrival as this is the first time the Italian Navy has visited New Zealand since 1956 and certainly the first time the Amerigo Vespucci has visited Wellington.
(Da The Dominion Post del 27 gennaio 2003).
Tall ship comes in.
Its visit to Wellington coincides with the official visit of Italian naval chief Admiral Marcello De Donno. (…)
The ship, which circled Somes Island in remembrance of Italians who were detained there during World War II. (…) It will leave for Auckland next Monday, stopping in Gisborne to meet the Maori tribes that fought for the liberation of Italy during the war.
(Da The Dominion Post del 27 gennaio 2003).
Italian tall ship battles high winds.
Southerlies gusting to 65 knots battered the Italian tall ship Amerigo Vespucci before its arrival in Wellington yesterday. (…)
Built as a training ship by the Italian Navy in 1931, the steel-hulled boat spent the past three days battling strong winds that averaged 45 knots. (…)
The ship circled Somes Island in Wellington Harbour in remembrance of Italians who were detained there during World War II.
(Da The New Zealand Herald del 27 gennaio 2003).
Giovanni’s past sails in.
The retired Wellingtonian said he “nearly had a heart attack” when he heart that the Italian naval tall training ship would be paying a call to the capital more than 60 years after he sailed on it in Italy.
In 1941 Mr Mersi was an 11-years-old at naval college in Parenzo, on the west coast of Istria, between Italy and Yugoslavia. For two weeks he enjoyed shipboard life on the Vespucci where he was able to learn a lot more than just the ropes of maritime life. “For an 11-years-old to be placed on the deck of a ship of that magnitude … it looked fantastic”.
An adherence to ship’s routine coupled with his naval college training were attributes which would stand him in good stead through his life, he said. “There was very rigid discipline and intensive study in nautical terms. (…)
Mr Mersi’s life story is also dramatic. With his father and brothers, he spent the last years of World War II in an Austrian civilian camp with Polish and French internees harvesting vegetables tempered by a realisation that like the division of the ships’ spoils to various Allies, his hometown of Pola ha been ceded to the former Yugoslavia. The Mersi family resettled in Venice. Mr Mersi emigrated to Wellington in 1951 married and raised a engineer for the Ministry of Works.
(Da The Dominion Post del 30 gennaio 2003).
Tall ship’s visit marks WW2 tie.
Rough seas did not stop the people of Gisborne welcoming Italian sailing ship Amerigo Vespucci in style yesterday. A welcoming flotilla of about 10 boats braved swells of up to four metres to greet the 72-year-old navy training ship as she approached the Gisborne harbour. (…) The coastguard and yacht club rescue boats, private yachts and fishing boats also joined the flotilla.
The visit by the Amerigo was organised as a symbol of the historical and sentimentally important lies between the 28 Maori Battalion and Italy, forged during World War 2.
Rough conditions prevented the ship from anchoring in the bay and plans to bring 40 members of the 200-strong crew ashore were abandoned.
The official party travelled about 10 kilometres offshore to meet the Amerigo but could not board because of the choppy conditions. Two officers representing the 200-strong crew and Italy’s ambassador to New Zealand, Roberto Palmieri, were transferred on to the Coastguard vessel to attend the official welcome planned by 28 Maori Battalion C Company at Te Poho-o-Rawiri Marae. Another crew member, suffering an eye injury, came ashore for medial treatment.
One brave sailor, who had sailed out to meet the ship in a Laser yacht, tipped in the heavy seas and was helped to right the boat by the rescue crew.
On reaching the marae, the Italian visitors received a traditional Maori welcome including a powerful performance by the Lytton High School Performing Arts Academy.
President of 28 Maori Battalion C Company Bob Maru, who brought the visitors on to the marae, said many men from Tairawhiti went to Italy and just a few returned. “We sacrificed some of our people for the people of the world”, he said.
(Da The Gisborne Herald del 6 febbraio 2003).
l'arrivo a Wellington
ufficiali a bordo
Wellington
Sydney
Sydney
Sydney
Sydney
Sydney
I prodotti enogastronomici di Lecce.
Questo tour, come ci ha spiegato il capitano in seconda Flavio Bugossi, ha toccato per la prima volta due oceani: infatti la nave, partita nel maggio scorso da La Spezia, attraverso l’Atlantico e il Pacifico, è giunta per la scorsa tappa in Nuova Zelanda dove è rimasta quattro mesi durante la Coppa America. L’attuale equipaggio è composto di 300 membri, che nel prossimo luglio raggiungeranno i 450 con l’arrivo degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno. (…) può andare sia a vela che a motore ed è rimasta intatta nel tempo secondo i piani originali di costruzione. Infatti non possiede attrezzature meccaniche per alzare ad ammainare le vele e tutto viene fatto manualmente incluse le attività di ormeggio che si effettuano con argani vecchi di 60 anni. (…)
“Questo tour ha l’intento di portare nel mondo una delle migliori immagini dell’Italia, ha sottolineato il comandante Bugossi, incrementando contemporaneamente i contatti con le comunità italiane ed i rapporti con i paesi in cui sostiamo ed illustrando ai giovani lo spirito del mare (…). Collaborando a questo programma l’ICE, unitamente alla Marina Militare dell’Amerigo Vespucci, ha organizzato a bordo della nave una mostra di prodotti enogastronomici per conto del Comune di Lecce, che verrà ripetuta nei quattro porti australiani dove la nave sosterà dopo Sydney. (…) “vengono offerti anche assaggi e degustazioni, oltre alla dimostrazione pratica dell’elaborazione di questi prodotti attraverso i segreti dell’antica e preziosa arte culinaria pugliese”.
I cuochi della nave hanno collaborato alla preparazione, secondo il metodo tradizionale, di squisite orecchiette e griselle e di altri piatti di classe. (…) in quanto alcuni suoi prodotti tipici, quali: vini, oli, paste secche, marmellate e dolciumi già vengono importanti in Australia.
(Da La Fiamma del 27 marzo 2003).
Comunicato ANMI.
Il presidente dell’ANMI di Sydney, Tino Malsano, informa che i giovani selezionai per navigare da Sydney a Melbourne sulla “Amerigo Vespucci” devono presentarsi per l’imbarco alle ore 10 di sabato 29 marzo all’International Terminal di Circular Quay. Si ricorda che devono portare un certificato medico di idoneità al viaggio (…) debbono vestire in modo casuale, donne in pantaloni perché non sono ammesse le gonne. Vestiario idoneo alla navigazione verrà fornito a bordo.
(Da La Fiamma del 27 marzo 2003).
In attesa della “Vespucci”.
Il prestigioso veliero (…) è sulla via di ritorno in Italia, dopo un periodo trascorso nelle acque della Nuova Zelanda in concomitanza con l’America’s Cup e una sosta per i lavori di manutenzione annua.
Dense di avvenimenti ed aspettative si annunciano le soste nelle principali città australiane, dove il Vespucci, che mai le aveva visitate nei suoi 72 anni di servizio, è caldamente atteso dalla numerosa comunità italiana. Nella tratta australiana la nave imbarca giovani italiani ed australiani della Sail Training Association. Durante la sosta nel porto di Melbourne sarà possibile anche al pubblico di visitare la nave (…).
Ricordi di un marinaio. - La presenza nel porto di Melbourne della nave scuola “Amerigo Vespucci” susciterà ricordi di gioventù e di forti emozioni in alcuni marinai che hanno avuto l’onore di viaggiare a bordo di questo splendido veliero. Tra essi vi è il signor Cosimo Greco (classe 1929) residente a Brunswick che quand’era ventenne visse momenti gloriosi e goliardici con tanti coetanei imbarcati sulla Vespucci. Cosimo ed altri marinai ne sentiranno le vibrazioni a distanza di tempo e potranno con orgoglio, dire ai figli e nipotini, di essere stati anche loro su quella nave, che in uno splendido mattino di aprile si trovava nel porto di Melbourne.
(Da Il Globo del 2 aprile 2003).
A colloquio con gli uomini della Vespucci.
Basta soltanto guardare la bella nave a vela Amerigo Vespucci per sentire di nuovo il fascino del mare, dei viaggi, e desiderare di partire per una di quelle straordinarie avventure lette da bambini nei libri. Per i componenti del suo equipaggio il richiamo al mare è stato la forte spinta che li ha portati ad intraprendere una carriera che li porta lontano dai loro cari, come spiega Francesco Saverio Ripa, ufficiale sulla Vespucci: “E’ il mare con le diverse sfumature di colore, gli odori, lo spazio infinito; il fatto che rappresenta la grande forza della natura, di fronte alla quale l’uomo si sente piccolo e alcune volte impotente, che mi ha attirato fin dall’età di 18 anni.” Francesco è a bordo da aprile avendo trascorso un certo periodo prima sull’incrociatore Vittorio Veneto e poi sul cacciatorpediniere Francesco Mimbelli, due navi da guerra.
Anche per Amerigo Ronzani, originario di Roma, 25 enne sottufficiale con tre anni di esperienza a bordo della Vespucci è stata l’idea di viaggiare e di scoprire il mondo a spingerlo sul mare, nonostante senta la mancanza della famiglia, durante questa nuova circumnavigazione del globo.
L’immagine romantica della Vespucci si accompagna infatti ad una realtà ben precisa, quella di essere una nave scuola per la preparazione degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Navale e degli Allievi Nocchieri delle Scuole Sottufficiali della Marina (…). A questo importante compito ha fatto riferimento il suo Comandante, Capitano di vascello Giuseppe Antonio Guglietta, che ha ricordato come egli stesso sia stato uno di quei cadetti che più di 30 anni fa sulla Vespucci, ne lucidava gli ottoni e ne lavava i ponti durante una delle innumerevoli crociere d’istruzione. (…)
“L’Amerigo Vespucci ha un significato speciale nel cuore di ogni marinaio”, ha concluso il capitano Guglietta, ed il sottufficiale Ronzani dice: “E’ una nave meravigliosa, quando entra nei porti delle città di rotta, ha un effetto magico sulla gente che si affolla sulla banchina per vederla”. Per Francesco Saverio Ripa essere su una nave a vela significa: “vivere più a contatto diretto con il mare, è un modo più bello di navigare, più tradizionale”. (…)
Durante la navigazione lungo le coste dell’Australia sono ospiti a bordo alcuni giovani della Sail Training Association.
(Da Il Globo del 9 aprile 2003).
Ricevimento a bordo della Vespucci.
A ritmo serrato a bordo della Vespucci (…) hanno luogo incontri con la comunità italiana, associazioni di marinai ed esponenti della imprenditoria. La sera di mercoledì 9 aprile, il ricevimento è stato organizzato dalla Camera di Commercio Italiana. Il pubblico elegante, signorile, si raccoglieva sotto un ampio tendone e degustava il cocktail con varietà di cibi e vini. Le luci dei riflettori erano puntate su un complesso di musica jazz che creava una atmosfera tipicamente marinaresca sul cassero inquadrato da enormi fasci di cordame leggermente cullato dalle onde del mare. (…) partner della sponsorizzazione è stato anche l’Istituto Italiano di Cultura. Il capitano Guglietta ha espresso la sua soddisfazione di poter accogliere a bordo una rappresentanza così qualificata della comunità italiana di Melbourne, dicendosi altrettanto fiero di come il passaggio del Vespucci in Australia sia salutato dagli italiani con forti sentimenti di solidarietà, simpatia e orgoglio. (…)
(…) ringraziato il capitano e tutti i componenti dell’equipaggio per questo insolito e squisito ricevimento, che rappresenta un modo nuovo di venire a contatto con la realtà italiana, e si è detto fiducioso che in futuro vi possano essere altri incontri, così interessanti e fruttuosi. (…)
Una serata ricordo a bordo della Vespucci da inquadrare tra i momenti più belli vissuti dalla comunità italiana di Melbourne.
(Da Il Globo dell’ 11 aprile 2003).
Sydney
Melbourne
Melbourne
Melbourne
Melbourne
Melbourne
Melbourne
Adelaide
La Vespucci in S.A.
(…) arrivo della nave giovedì 17 aprile alle ore 12 – 12.30 circa.
Partecipazione da parte di tutti i soci in divisa ANMI (pantaloni scuri) e signore con fazzoletto ANMI.
Venerdì 18 aprile ore 11.00 a.m. visita ANMI a bordo (in divisa) e si ricorda il saluto alla bandiera a capo scoperto. (…)
Partenza della nave da Adelaide il 22 aprile (l’orario è soggetto alla marea). Tutti i soci in divisa.
(Da Il Globo del 15 aprile 2003).
“Gruppo Borsini” sulla nave scuola.
(…) è stata visitata, nella mattinata di mercoledì 9 aprile, dai membri della Associazione Nazionale Marinai d’Italia “Gruppo Borsini” con il suo presidente Giovanni Sole e il Comitato. La “Giornata dei Marinai” è stata caratterizzata da un forte spirito di cameratismo e non sono mancati i momenti di vera emozione (…). Un gruppo di Marinai era al porto per salutare l’arrivo del veliero. Con loro vi erano diverse signore, anch’esse nella elegante divisa blu e bianca. A bordo, durante il cocktail offerto dal comandante Giuseppe Antonio Guglietta, i marinai di ieri e quelli di oggi hanno fraternizzato. Sono affiorati ricordi di vita marinaresca: viaggi, avventure, drammi, emozioni. E’ stata una giornata veramente storica per entrambi i gruppi.
L’equipaggio della Vespucci ha espresso tutta la soddisfazione per la calorosa accoglienza riservata dalla comunità italiana di Melbourne; e i marinai del “Gruppo Borsini” si sono sentiti gratificati e onorati di far parte della nobile e gloriosa Marina Italiana.
A rappresentare le speranze di un rapporto di amicizia e collaborazione tra l’equipaggio del Vespucci e i giovani italo - australiani, due di questi, Giovanni Lazzaro e vince D’Urso, stanno compiendo uno “stage” di formazione a bordo che durerà fino all’arrivo del veliero ad Adelaide.
(Da Il Globo del 18 aprile 2003).
Italians sail NZ – on fast boats & tall ships.
A 71 year old Italian Navy tall ship, the “ITS Amerigo Vespucci” is gracing the Hauraki Gulf in support of the Italian America’s Cup challengers. The America’s Cup event draws super yachts and fabulous vessels form all over the world. This graceful Italian tall ship, is presently docked on one side of Auckland’s Princess Wharf, while on the other side of the wharf sits Paul Allen’s super yacht Tatoosh. Quite a contrast. (…) the Vespucci covers approximately 120 miles per day under sail. A fascinating whistle communication system is a crucial part of the sail hoisting process. We watched as 10 crew members worked together to move just one line that pulls the “yard”, a spar that sits across the ship’s mast to extend the sails, with yell of “uno!” from a mate supervising the activity. (…)
With fashion flair that the Italians wear so well, the officers of the Amerigo Vespucci conduct their duties stylishly clad in white pants and teal coloured jackets trimmed in orange, and sport fabulous designer sunglasses.
(Da La Camera di dicembre 2002).
A massive welcoming flotilla of yachts and fishing vessels is being arranged by the Italian community to escort the vessel into port on arrival.
(Da World Ship Society – Fremantle Branch newsletter di maggio 2003).
Italian Sail Training ship to visit Fremantle.
The Italian Navy sail training ship ITS Amerigo Vespucci will arrive in the Port of Fremantle on Sunday, May 4 for a 12 day visit to Western Australia. It will berth at Victoria Quay between 12 noon and 2 pm with around 100 boats accompanying it into the Harbour. (…)
Although Amerigo Vespucci relies on it sails to enable the Cadets to experience the sea and wind conditions to build a wider knowledge of the natural elements so important for a sailor (...).
(Da Defence Media Release del 2 maggio 2003).
Adelaide
arrivo a Fremantle
Fremantle
a Fremantle
Fremantle
As the Italians say … “bellissima” a must-see!!!
The first time visit to Perth of the “Amerigo Vespucci” one of the world’s most beautifully crafted sailing ships.
The Italian Navy training ship is recognised as a masterpiece of nautical history. The vessel has been touring the world, recently enjoying a sojourn in New Zealand during the America’s Cup. (…)
Spectacular footage will be available as a flotilla of nearly 100 boats will accompany the Amerigo Vespucci into Fremantle Harbor.
(Da Consulate Of Italy – Perth Press Release del 4 maggio 2003).
Amerigo Vespucci – an overview.
Even though the ship is far removed from the technology level of a modern Italian Warship, embarking the cadets on Amerigo Vespucci for their first experience at sea is viewed as a crucial step in the training of a young officer. It is important this first trip is on a Sailing ship that is more influenced by sea and wind conditions, building a wider knowledge of the natural elements so important for a sailor.
(Da Consulate Of Italy – Perth Press Release del 4 maggio 2003).
Warm hello for tall ship.
Hundreds scrambled for vantage points to see the Amerigo Vespucci sail into Fremantle yesterday. About 80 boats were at sea to welcome the 73-year-old Italian navy sail training ship arrive in WA for the first time. Police said Fremantle traffic crawled to a standstill yesterday afternoon as people flocked to the port city for a glimpse of the tall ship as well as visiting cruise ship SuperStar Virgo, US Navy warships, May Day parades and the Bridal Expo. (…)
Several functions are planned while the ship is in Fremantle over the next 12 days, including a showcase of Italian food and wares by WA’s Italian Chamber of Commerce.
(Da The West Australian del 5 maggio 2003).
Tall ship awash with its history.
Walking up the gangplank of the Amerigo Vespucci is like taking a tour back through time. (…) Italian sailors are in the same uniform they would have worn 70 years ago and standing behind the same table their forefathers would have used to greet visitors (…)
It is the only tall ship in the world today that still uses original materials. (…)
Its visit to Australia, the first in its history, is part of a world circumnavigation that will take a year.
(Da The West Australian del 7 maggio 2003).
Sailing the seven seas.
The Amerigo Vespucci is in Fremantle as part of an historic circumnavigation of the world that started on May 4, 2002. It has already been to New Zealand for the duration of the 2003 America’s Cup, and the eastern seaboard of Australia. (…)
Manual steering is used when the vessels has a full complement, driven by four parallel wheels about 150 cm In diameter. Two men are assigned to each wheel at all times. Twelve turns is one degree of rudder. (…)
Everything aboard is spotlessly clean and polished. Sailors who smoke even go to extraordinary lengths to carefully carry their cigarette ash to ornate brass ashtrays hung go the sides of the deckhouses.
(Da The West Australian del 10 maggio 2003).
Pride of Italian navy calls.
On July 8 it will be picking up some 150 first year cadets who will be flying to Seychelles all the way form the Naval Academy in Italy to being their summer training on board. (…) Besides training in sailing the cadets also receive military training on board war ships.
Captain Guglietta said the ship’s visits to various parts of the world were important not only to strengthen diplomatic ties with their allies but also to boost cultural changes between people of different nationalities. (…) During their stay in Seychelles, the crew is expected to take part in sports activities with the locals, while the captain will be calling on several government officials. The vessel will also host a special lunch on June 26 and cocktail on July 10 for distinguished local personalities.
(Da Seychelles Nation del 24 giugno 2003).
La merveille des merveilles.
L’Amerigo Vespucci fit la surprise à la Mayotte de lui faire l’honneur d’une visite, lui qui est réclamé et attendu comme le loup blanc à travers le monde. La merveille de la marine à voile italienne et ses 300 hommes et femmes d’équipage, ont donc pu poser pied à terre sur l’ile au lagon, mais seuls, comme des grands, sans que l’on s’occupe d’eux, ou plutot que le Comité du Tourisme ne s’intéresse à leur cas. L’ambassadeur des mers n’a donc pas été recu comme il se doit, mais a cependant offert à tous les Mahorais un spectacle unique, celui d’un géant maitre des mers et des vents. (…)
Le « papy » vieux de 72 ans, fleuron de la marine à voile italienne est un navire école des élèves officiers de l’Academia Navale considéré aujourd’hui comme l’un des plus beaux batiments qui soient au monde. Depuis sa mise à l’eau en 1931, le Vespucci a bénéficié de plusieurs séries de modifications et modernisations (…) Il associe en effet à ses 2800 mètres carrées de voilures, deux énormes diesel lui permettant de naviguer è la vitesse de 10 nœuds. Bien au-delà des traditionnelles corvettes d’été qui croisent encore en Méditerranée, le navire parcourt le globe, faisant de lui un habitué des ports du mondes entier. (…) mais aussi pour faire connaissance avec cette petite parcelle d’Italie, 300 hommes d’équipages, aux accents latins et aux sourires éclatants. Une image d’Epinal en somme, un cliché de reve faisant de ce géant des mers, une formidable ambassade flottante que le monde entier souhaite apercevoir un jour appareiller dans ses eaux.
(da Kwezi Mayotte del 25 luglio 2003).
a Diego Garcia
in navigazione da Diego Garcia
Seychelles
alle Seychelles
a Mayotte
a Mombasa
in navigazione da Mombasa
a Massawa
a Massawa
canale di Suez
canale di Suez
Alessandria
ad Alessandria
il ritorno attraverso il Canale di Suez
La “Vespucci” torna a casa - In 17 mesi il giro del mondo.
“Vieni in Marina, girerai il mondo”. Ricordate che forte sapore di promessa di marinaio aveva quello slogan? Eppure qualche volta le promesse si mantengono. E così quelli del Vespucci il giro del mondo lo hanno fatto sul serio, gran parte alla vela, come si usa nell’aristocrazia del mare. (…). A bordo 240 marinai e 170 allievi della prima classe dell’Accademia: 34 sono ragazze e quattro stranieri, due albanesi, un peruviano, un tailandese. (…)
Alla vela per giorni sempre con l’occhio sulle onde, attenti al vento e alla nave, perché l’imprevisto può sempre capitare. Come quella notte ai confini del mondo nella Great Australian Bay, quando ci si accorse che occorreva un intervento al motore: e il Vespucci avanzò di bolina, con le sole vele di taglio. Non è mai buona educazione chiedere l’età (…) che quella del veliero appare veneranda, ma … c’è un “ma” grande come una casa che il comandante sottolinea. “Non ha acciacchi, perché qui è manutenzione continua – dice Guglietta – d’inverno su tutti gli apparati e le apparecchiature, il motore, lo scafo, la parte elettrica, delle condutture, di tutto ciò che fornisce la vita alla nave. Le abbiamo fatte anche l’inverno scorso, durante la sosta ad Auckland. Poi è un continuo lavoro di manutenzione giornaliera su quelle che sono le manovre, le vele che vengono cambiate ogni due – tre anni, dipende dall’usura. E oltre all’attenzione, la cura e la dedizione dell’equipaggio c’è quella della Marina, sempre straordinaria. (…) “Perché tutto quello che viene investito in questa nave rientra in termini di immagine per il nostro Paese”.
Là dove ti porta il vento, in Australia e in Nuova Zelanda durante la Coppa America di Vela la gente pareva impazzita di fronte al Vespucci; una domenica, ad Auckland, i visitatori sono stati 9.630. Il viaggio di ritorno dall’altra parte del mondo è cominciato in primavera: e sempre alla ricerca del vento. Che a Capo Guardaful sul Corno d’Africa, in una notte di luna piena e di mare bianco e spumeggiante, soffiava in poppa a 40 – 45 nodi e il Vespucci con le sole vele quadre, la gabbia fissa e la volante dell’albero di trinchetto navigava a 10 – 11 nodi. Infine, il canale di Suez: condizioni meteo pessime, indispensabile l’appoggio dei rimorchiatori. Ma quelli del Vespucci non sono mica gente da implorare aiuto, così hanno fatto da soli. Insomma, si rinnova quella promessa: “Vieni in Marina, girerai il mondo”.
(da La Stampa del 17 settembre 2003).
Vespucci, l’Italia che abbraccia il mondo. – Festa domani a Livorno: dopo un anno e mezzo torna a casa la nave scuola.
Domani farà l’ingresso trionfale nel porto di Livorno, scortata da altre cinque unità della Marina Militare. E’ reduce da un viaggio intorno al mondo che è durato un anno e mezzo (partì da La Spezia il 4 maggio 2002): ha percorso circa 35 mila miglia nautiche (quasi 70.000 chilometri), è stata in navigazione per 253 giorni e per 258 giorni è rimasta nei porti di 22 città, in 15 Nazioni.
La “nave più bella del mondo” ha portato a spasso per il pianeta, oltre all’equipaggio di 240 uomini e a 170 cadetti dell’Accademia (140 ragazzi e 30 ragazze), il cosiddetto Italian Style, è stata prestigiosa testimonial del Made in Italy durante i giorni dell’America’s Cup, ha ricevuto a bordo capi di Stato e dirigenti d’industria, velisti dell’America’s Cup e semplici visitatori. “A Wellington – dice Guglietta – è salita a bordo Ellen Clark, primo ministro neozelandese. Ha voluto vedere tutta la nave, è rimasta affascinata. Abbiamo ospitato tutti i team dell’America’s Cup. Ricordo – continua – di un’anziana signora che era venuta ad Auckland da una località remota della Nuova Zelanda proprio per ammirare la nave. (…) Il giorno che siamo partiti dalla Nuova Zelanda – racconta ancora Guglietta – la gente che ci salutava aveva inalberato un enorme striscione: “Ci mancherete”, c’era scritto.”
Nella traversata dell’Oceano Indiano, la prima volta in assoluto che il Vespucci navigava in quel mare, non sono mancati momenti difficili. Racconta il comandante: “Il 19 maggio siamo partiti da Freemantle e c’era brutto tempo. In breve il mare si è fatto forza 6 – 7 e le onde arrivavano a sei metri d’altezza. Ci è arrivato il bollettino meteo della base giapponese di Yokosuka, gestita dagli Usa. Ci hanno detto: “C’è una tempesta in arrivo, vi consigliamo di rientrare”. Ho risposto: “Grazie, ma la tempesta è già qui. Noi andiamo avanti”.
E via, a vele spiegate, verso le Seychelles, le Comore, il Kenya, l’Eritrea. (…) Domani sbarcheranno tutti a Livorno. Per gli allievi è stata un’esperienza straordinaria. (…) Claudia Marcolini, 20 anni, di Bolzano, ricordano lo sbarco a Massaia, in Eritrea: “C’è molta Italia laggiù” (…).
(da Il Messaggero del 27 settembre 2003).
Elenco altre pubblicazioni in cui erano presenti articoli inerenti il giro del mondo del Vespucci. Non ne ho ricavato degli estratti perchè non erano particolarmente significativi.
La Nazione del 06/03/2002; El Nuevo Dia del 23/06/2002; La Estrella de Panama del 05/07/2002; La Estrella de Panama del 06/07/2002; El Panama America del 07/07/2002; La Gazzetta dello sport del 26/08/2002; The New Zealand Herald del 18/10/2002; The Dominion Post del 21/10/2002; La Stampa del 21/10/2002; L’Unità del 22/10/2002; Giornale di Brescia del 23/10/2002; Il Giorno del 23/10/2002; The New Zealand Herald del 28/10/2002; Corriere della Sera.it del 28/10/2002; Il Secolo XIX del 02/11/2002; Avvenire del 02/11/2002; L’Eco di Bergamo del 02/11/2002; Navy today di novembre 2002; The Bay News di novembre 2002; Woman’s Weekly del 09/12/2002; Herald Bulletin del 20/02/2003; The Age del 04/04/2003; Il Globo del 07/04/2003; The Herald Sun del 09/04/2003; Fremantle Herald del 10/05/2003; Regaro del 27/06/2003; Tele Banga del 26/07/2003; Coastweek del 01/08/2003; Il Tempo del 27/09/2003.